Lotta alla violenza sulle donne, compie 10 anni il Centro d’Ascolto di San Marino

Lotta alla violenza sulle donne, compie 10 anni il Centro d’Ascolto di San Marino

Ricorrono quest’anno a San Marino i dieci anni di attività per il Centro d’Ascolto, lo sportello nell’ambito della Salute Donna, dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne e di genere.

La segreteria di Stato per la Sanità, l’Authority Pari Opportunità e l’Istituto per la sicurezza sociale, in occasione dei 10 anni di servizio del Centro d’Ascolto per la lotta alla violenza di genere e sulle donne nella Repubblica di San Marino, hanno presentato oggi i dati dell’attività svolta durante questo primo decennio.

A testimonianza della vicinanza delle istituzioni a tutti gli operatori impegnati in questa importante attività, questa mattina si è svolta anche la visita degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, Alessandro Scarano e Adele Tonnini, negli ambienti del Centro Salute Donna, accompagnati dal segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, dal rappresentante dell’Authority Pari Opportunità, Gloria Valentini, e dal direttore del dipartimento Socio-Sanitario dell’Istituto per la sicurezza sociale, Pierluigi Arcangeli, in rappresentanza del comitato esecutivo.

Inaugurato nell’estate del 2013, il Centro d’Ascolto vittime di violenza di genere offre accoglienza e ascolto alla persona vittima di violenza, garantendone la riservatezza. Offre inoltre, un primo intervento psicologico attraverso colloqui con lo psicologo per aprire uno spazio di relazione in cui sia possibile per la vittima esprimere i propri vissuti, costruire insieme un percorso personale di uscita dalla violenza anche in collaborazione con i servizi Iss collegati e facenti parte della rete antiviolenza.

Il servizio si rivolge a tutte quelle persone che subiscono violenza e non sanno come fare, si sentono sole, emarginate, incomprese. Rappresenta quindi una “porta aperta”, un luogo dove poter trovare accoglienza e supporto per uscire dalle difficoltà e trovare la forza di ricominciare.

Il Centro d’Ascolto per la violenza contro le donne e di genere collabora in rete con i servizi dell’Istituto per la sicurezza sociale e con le altre istituzioni e agenzie sammarinesi che si occupano del fenomeno quali Authority Pari Opportunità, dipartimento Scienze Umane-Università di San Marino, Tribunale, forze dell’ordine, scuole, Ordini Professionali degli Psicologi e degli Avvocati e libere associazioni.

Sinteticamente, l’attività di questi anni evidenzia una presenza del fenomeno con un andamento che ha subito una crescita e che oggi si attesa intorno ai 20 casi all’anno. Nel dettaglio, si sono avuti:

  • Nel 2013 i nuovi casi sono stati 10;
  • Nel 2014 i nuovi casi sono stati 12, a cui aggiungere 4 segnalazioni;
  • Nel 2015 i nuovi casi sono stati 16, a cui aggiungere 3 segnalazioni;
  • Nel 2016 i nuovi casi sono stati 8, a cui aggiungere 3 segnalazioni;
  • Nel 2017 i nuovi casi sono stati 28, a cui aggiungere 4 segnalazioni;
  • Nel 2018 i nuovi casi sono stati 26, a cui aggiungere 4 segnalazioni;
  • Nel 2019 i nuovi casi sono stati 21, a cui aggiungere 1 segnalazione;
  • Nel 2020 i nuovi casi sono stati 25, a cui aggiungere 6 segnalazioni;
  • Nel 2021 i nuovi casi sono stati 25, a cui aggiungere 3 segnalazioni;
  • Nel 2022 i nuovi casi sono stati 19.

“L’attività della violenza contro le donne, i minori e di genere è considerata dalla comunità internazionale una violazione dei diritti umani. L’Organizzazione mondiale della sanità l’ha definito un problema di salute enorme in quanto va oltre il singolo evento e ha ripercussioni sulla salute fisica, psichica e sociale delle persone – afferma in una nota il direttore del Centro Salute Donna, Simonetta Palma -.  Dal 2008 l’Istituto per la sicurezza sociale, a seguito dell’entrata in vigore della legge 97/2008, che ha adottato la Convenzione di Istanbul, ha iniziato il percorso per avviare il Centro d’Ascolto, svolgendo attività formativa e preparatoria, e poi dal 2013, con l’entrata in vigore del decreto delegato 60/2012 ha avviato l’attività della Rete Antiviolenza. In questi ultimi anni, possiamo dire di aver consolidato e ampliato gli strumenti volti al contrasto della violenza di genere e auspichiamo di poter ancora migliorare per fornire un supporto sempre più tempestivo ed efficace”.

“La violenza è un fenomeno complesso e richiede un intervento integrato di diverse figure professionali, sociali e sanitarie, nonché delle forze dell’ordine e del Tribunale, e non solo – dichiara sempre nello stesso comunicato il direttore generale dell’Iss, Francesco Bevere -. L’Iss fornisce una rete di servizi sul territorio, ospedalieri e ambulatoriali, attraverso un modello integrato di intervento per l’accoglienza e la presa in carico delle vittime di violenza maggiorenni e minorenni. Occasioni come questa sono importanti per riflettere su un tale fenomeno e predisporre le migliori soluzioni per cercare di porvi rimedio. È doveroso quindi rivolgere un ringraziamento a chi opera costantemente sul campo per svolgere un compito sicuramente non facile e che viene svolto in situazioni in cui le persone vittime di violenza si trovano in condizioni di particolare fragilità. A loro va il nostro pensiero e la rassicurazione che l’Iss si adopererà sempre per farsi trovare pronto e prendersi carico dei loro bisogni”.

 “Come Authority Pari Opportunità, desideriamo sottolineare l’importanza del lavoro costante e incessante della rete antiviolenza nella prevenzione del fenomeno della violenza sulle donne – asserisce nella nota congiunta Iss-segreteria Sanità Lucia Guidi dell’Authority Pari Opportunità -. Questo fenomeno, in costante evoluzione e mutamento, richiede da parte dei servizi una formazione continua e un costante aggiornamento delle procedure e dei piani d’azione per poter garantire un supporto adeguato a tutte le vittime. In particolare, riteniamo che lo sportello di ascolto rivesta un ruolo cruciale nel far comprendere alle donne cosa sia la violenza e di come questa possa insinuarsi nella loro vita, spesso anche in modo subdolo e inconsapevole. Solo attraverso un dialogo aperto e non giudicante, le donne possono sentirsi ascoltate e comprese, trovando il coraggio di denunciare e chiedere aiuto”.

“Combattere la violenza contro le donne e di genere è un imperativo che deve coinvolgere tutta le istituzioni e le forze sociali della Repubblica di San Marino, nessuno escluso – sottolinea nel comunicato congiunto Iss-segreteria Sanità il segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta -. Come rappresentante del governo, voglio ricordare che anche nella nostra Repubblica il fenomeno è tristemente diffuso e talvolta colpevolmente taciuto. Come segreteria per la Sanità, in questi anni abbiamo lavorato per dare una sede effettiva all’Authority Pari Opportunità e alla Commissione Pari Opportunità, insieme alla Commissione Csd-Onu e al Comitato di Bioetica, così da poter rendere sistemico il lavoro prezioso che svolgono tutti i giorni. Siamo consapevoli che il fenomeno della violenza sulle donne è una piaga sociale che richiede un impegno costante e globale e siamo determinati a continuare a lavorare per garantire la sicurezza e i diritti di tutte le donne sammarinesi”.

Il Centro d’Ascolto vittime di violenza di genere è aperto il lunedì e mercoledì dalle 8 alle 17.30, il martedì e il giovedì dalle 8 alle 14 e il venerdì dalle 8 alle 13. In caso di necessità, è possibile attivare la Rete antiviolenza telefonando al numero 0549-994800 che è attività tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24 e che viene gestito dal personale del Centro d’Ascolto e dalle forze dell’ordine.

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