Luciano Maiani (San Marino) tra i fisici responsabili della scoperta della ‘Particella di Dio’

Luciano Maiani (San Marino) tra i fisici responsabili della scoperta della ‘Particella di Dio’

Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: La “particella di Dio” parla anche sammarinese / Luciano Maiani tra i fisici che hanno contribuito alla scoperta epocale del bosone di Higgs che rende possibile la massa

“Il 4 luglio, giorno dell’indipendenza americana, l’Europa potrebbe segnare un punto di grandissimo valore nella competizione-collaborazione con il Nuovo Mondo. Per la mattina di quel giorno è previsto infatti un seminario al laboratorio europeo del Cern di Ginevra e all’ordine del giorno ci sono le ultime novità sulla caccia al bosone di Higgs. Parleranno i rappresentanti dei due esperimenti più grandi dell’acceleratore Lhc di Ginevra: Fabiola Gianotti per Atlas e Joseph Incandela per Cms. Raccolta nel 2012 una notevole messe di nuovi dati, la settimana scorsa i fisici delle collaborazioni Atlas e Cms hanno “aperto le scatole” in vista della Conferenza internazionale che si terrà a Melbourne subito dopo il seminario del Cern, e hanno passato i dati nella sofisticata macchina di analisi messa a punto negli anni scorsi”.

Queste parole sono di Luciano Maiani il fisico sammarinese che domenica scorsa anticipava già, su Ilsole24ore, l’annuncio della scoperta del bosone di Higgs.

La cosiddetta “particella di Dio”, grazie alla quale esiste la massa, è l’ultimo mattone necessario per confermare con i dati la teoria che costituisce
il pilastro della fisica contemporanea, chiamata Modello Standard.

[…]

E non è un caso che Maiani sia tra i nomi che hanno reso possibile l’importante scoperta annunciata ieri. Infatti per la scoperta dellla particella di Dio è stata fondamentale la previsione fatta nel 1979 dai fisici teorici Luciano Maiani, Giorgio Parisi, Roberto Petronzio e Nicola Cabibbo, che fissava i limiti inferiori e superiori della regione nella quale andare a cercare la particella di Dio, compresa fra 100 e 200 GeV: infatti i dati l’hanno localizzata nella regione compresa fra 124 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV). Maiani che fra l’altro viene indicato come uno dei padri dell’Lhc, l’acceleratore di particelle che ha reso possibile individuare il bosone.


Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy