MAFIE. CRIMINAL MINDS, GENDARME GATTI ASCOLTATO IN TRIBUNALE Agenzia Dire-Torre1

MAFIE. CRIMINAL MINDS, GENDARME GATTI ASCOLTATO IN TRIBUNALE Agenzia Dire-Torre1

COME PERSONA INFORMATA DEI FATTI; IL LEGALE: “NESSUN DOLO”
A ritardare le indagini e a portare all’archiviazione del caso ha contribuito una stagione calda,
quella della primavera-estate 2010, sul fronte del lavoro per la Gendarmeria: dalla ricerca disperata del killer dei cani, alla visita sul Titano di Papa Benedetto XVI, fino a diversi fascicoli
gia’ aperti su vicende legate alla criminalita’ organizzata.
Questa la motivazione delle anomalie sollevate dal giudice d’appello David Brunelli all’archiviazione del filone sammarinese dell’inchiesta Criminal minds. A spiegarla oggi pomeriggio al Tribunale unico di San Marino il maresciallo Gabriele Gatti, sentito come persona informata sui fatti, per accertare la presunta omissione d’atti d’ufficio che vede coinvolti
Gendarmeria e il Giudice Manlio Marsili, rei, secondo quanto emerso dalla recente ordinanza del giudice d’appello, di aver archiviato, dopo ritardi insoliti nell’iter di attivazione delle indagini, le denunce dell’imprenditore anconetato Claudio Vitalucci per minacce subite dai bodyguard di Marco Bianchini, patron della Karnak.

 

Gatti e’ stato ascoltato in quanto responsabile della polizia giudiziaria e delegato all’indagine; ad affiancarlo, nel corso delle due ore di colloquio con il commissario della legge, il
legale Gian Nicola Berti. “Il mio assistito e’ stato ascoltato come persona informata sui fatti- spiega- ha chiarito tutto quanto e’ successo in quel periodo, caratterizzato da enormi
difficolta’ per la Gendarmeria nei suoi compiti, rispetto a quanto stava accadendo, le indagini sul killer dei cani, la visita del Papa, fenomeni di criminalita’ organizzata”.
Nel corso del colloquio di oggi il gendarme ha dato “ampie giustificazioni per spiegare quello che e’ successo”, quindi i ritardi delle indagini, “a causa di moli insostenibili di lavoro- prosegue l’avvocato- che privavano gli ufficiali persino di ferie e giorni liberi”.  

Alla montagna di impegni gia’ aperti, si e’ poi aggiunto anche questo fascicolo che ha inevitabilmente subito ritardi per la sua apertura. Ora i magistrati proseguiranno a raccogliere tutti gli elementi necessari a chiarire la posizione della Gendarmeria, ma Berti e’ ottimista: “Ci aspettiamo una pronta archiviazione perche’ non c’e’ stato alcun dolo”.

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