San Marino Oggi titola: Mafia, il magistrato Morosini: “Il 70% degli assegni incassati sul Titano sono targati Calabria, Sicilia e Campania”
Mafia, dopo il vertice internazionale sammarinese, si continua a parlare di infiltrazioni mafiose anche fuori. A Forlì, sabato mattina, nel corso della tavola rotonda sull’“ Impresa della legalità” voluta dalla Cna provinciale, relatore era il magistrato cattolichino, di stanza a Palermo, Pier Giorgio Morosini. Il magistrato, autore del libro “Il Gotha di Cosa Nostra. La mafia del dopo Provenzano nello scacchiere internazionale del crimine”, ha trattato delle infiltrazioni del fenomeno mafioso in Romagna e San Marino.
Nulla di nuovo, ma le sue – come quelle proferite a Palazzo Kursaal, venerdì – sono parole che inquietano. Un dato su tutti: a dire della toga romagnola, “il 70% degli assegni incassati sul Titano sono stati emessi tra Calabria, Sicilia e Campania”, lì a pochi passi dalla Riviera – connubio indissolubile -, a Rimini dove “si ricicla di più che ad Agrigento e Palermo”.
Morosini è intervenuto alla tappa forlivese della carovana internazionale antimafia che sta girando Italia ed Europa per sensibilizzare alla lotta alla criminalità organizzata. Nell’ambito della disanima della “mafia radicata anche al Nord”, Morosini ha passato in rassegna i punti salienti dell’operazione “ Vulcano”, chiamando ad esempio l’episodio della vittima sammarinese, imprenditore vessato e minacciato da esponenti dei clan affiliati ai Casalesi, dai quali prima aveva ottenuto un prestito.
Alla platea gremita della sede della Fondazione Carisp, ha raccontato: “L’imprenditore è stato picchiato, minacciato, portato con la forza in un vecchio casolare e fatto assistere al feroce pestaggio di un altro imprenditore a cui la mafia chiedeva soldi. Scene che pensiamo di vedere in Campania, Sicilia. Invece è accaduto tra Rimini e San Marino”, ha ricordato.