Luca Cassiani – Corriere Romagna: Balneari, alta tensione davanti alla Regione /
Lanci di uova, bandiera italiana bruciata, carica della polizia contro i facinorosi, traffico in tilt /
Melucci: pronti a negare al governo l’intesa sul decreto. Le categorie: soddisfatti a meta
BOLOGNA. Lanci di uova, scoppio di petardi, una bandiera italiana data alle fiamme, persino una carica delle forze dell’ordine per tenere a bada i più facinorosi. E’ stata una manifestazione ad alta tensione quella che i balneari di tutta Italia hanno messo in scena, ieri, davanti alla sede della Regione Emilia Romagna. Obiettivo: uscire dalla direttiva europea Bolkestein per evitare l’asta delle concessioni demaniali fissata per il 2016. Uno spiraglio, in tal senso, lo ha aperto la Spagna che, “scavalcando” l’Europa, sta per convertire in legge un decreto che assegna concessioni lunghe 75 anni.
La giornata. Bagnini e chioschisti si sono presentati in diverse centinaia (tremila per i balneari) a Bologna “armati” di ombrelloni, croci, bidoni di latta, tamburi, fischietti, giubbotti salvagente, manifesti funebri e molte bandiere. Soprattutto della Spagna. C’era persino uno stand da Riccione con piadina e sangiovese. In piazza quasi tutte le sigle sindacali: Sib Confesercenti, Fiba Confcommercio, Cna balneatori, Asso-balneari ad eccezione di Oasi Confartigianato guidata dal riminese Giorgio Mussoni («Protesta condivisibile ma è inutile prendersela con la nostra Regione se il problema viene da Bruxelles»).
Il clima è talmente surriscaldato che nel pomeriggio ci scappano anche degli scontri perché alcuni balneari vorrebbero essere ricevuti dall’assessore al turismo Maurizio Melucci, malgrado i loro rappresentanti siano già a colloquio con la Regione. Dopo aver “mancato” l’obiettivo la protesta finisce in strada: traffico in viale Aldo Moro bloccato per circa 40 minuti. (…)
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