Manzaroli replica al Segretario Ciavatta

Replica al segretario Ciavatta

Scrivo ovviamente per dovere di replica al Segretario Ciavatta che mi ha nominato anche con toni non propriamente da libro cuore nel suo comunicato stampa di ieri.

Ebbene, in primis tendo a precisare che non ho niente contro di lei Segretario, anzi tengo una foto delle mie nozze da lei celebrate sul mio comodino e in qualche modo la considero ormai una di famiglia, per di più credo che i nostri rapporti siano improntati al rispetto reciproco, corollario di ciò è quindi che non deve prendere le mie critiche al nostro apparato amministrativo quali critiche personali, bensì al sistema in sé considerato.

Per quanto inerisce invece al merito della sua presa di posizione sulle mie affermazioni tendo veementemente a precisare che quello da lei contestato non è un mio articolo né un mio intervento bensì l’estratto di una conferenza stampa tenuta da me, dal mio capogruppo Paolo Crescentini e dal collega Federico Pedini Amati per presentare la serata pubblica di dialogo con la popolazione tenutasi giovedì scorso e posso con certezza affermare, con testimoni tutti i colleghi ed i rappresentanti dei Media ivi presenti , che la mia critica alle assunzioni scellerate era riferita agli ultimi 20 anni, quindi non ho assolutamente menzionato né questo governo né l’ultima riforma che porta il suo nome; questo perché come persona obbiettiva la quale sono, so che è il paese nel suo complesso ad avere fatto errori per il quale sta salatamente pagando adesso e tendo a distinguermi da qualche collega che ha governato per anni e ora che non lo fa più dà al governo del Patto la colpa di tutto. Questo, spero me lo riconosca dato che in questi mesi credo almeno di essermi conquistato sul campo un po’ di credibilità ed autorevolezza, visto che dove c’era da appoggiare e sostenere qualche vostra iniziativa condivisibile l’ho fatto col mio gruppo in modo costruttivo; e sono pronto a farlo ancora per il bene del mio paese che amo.

Sicuro che possa apprezzare il mio chiarimento,
la saluto cordialmente,

Alfredo Manzaroli