Marco Severini. San Marino, Caso Exit: un quadro desolante quando bastava un: ”ho sbagliato, chiedo scusa”

Marco Severini. San Marino, Caso Exit: un quadro desolante quando bastava un: ”ho sbagliato, chiedo scusa”

San Marino, Caso Exit: un quadro desolante quando bastava un: ”ho sbagliato, chiedo scusa”

Dalla vicenda di Exit, che mi ha visto protagonista e vincitore sia mediatico che nei fatti, possiamo trarre molte riflessioni.
Chi ne esce peggio non è il paese, anzi abbiamo visto che ci sono ancora dei professionisti – che sarei io – che mettono la correttezza e l’onesta prima di tutto e se fosse uscito a Exit quello che ho dichiarato avremo fatto una figura stupenda in un momento in cui ne avevamo bisogno, ma sono il Giudice DI BONA, responsabile di un errore grossolano che la Magistratura non si può permettere, il movimento NOI SAMMARINESI, L’ATTUALE CONGRESSO e soprattutto il Segretario con delega all’Industria MARCO ARZILLI.
L’errore principale che ha commesso questo politico è di fermarsi alle apparenze, fidandosi ciecamente di un Giudice che nei fatti abbiamo visto non essere all’altezza del suo ruolo. Marco Arzilli è comunque corresponsabile, perchè non ha guardato il video originale dove il sottoscritto – oltre che professare la correttezza e la legalità – addirittua gli faceva i complimenti per le innovazioni che stava portando nel settore rilascio delle società.
L’errore del Magistrato DI BONA, come un castello di carte che cade, ha portato all’errore tutti fino ad arrivare alla stampa, la quale non ha aspettato lo sviluppo della questione, ma si è affrettata ad esprimere pesanti giudizi su di me – alcuni magari non vedendo l’ora – sprezzanti di odio e di rivalsa, poi perché non si sa.
Il Congresso, o parte di esso perché sembra che addirittura il comunicato stampa non sia stato approvato all’unanimità (!), Noi sammarinesi ed in primis Marco Arzilli, devono fare una seria autocritica. Quello che doveva diventare un loro cavallo di battaglia per la campagna elettorale è diventato invece un boomerang dagli effetti devastanti. Come si potrà dare la fiducia a questo esecutivo, e soprattutto al Segretario Arzilli se mette a pubblico ludibrio un innocente? Perchè tronfi del proprio ruolo si è perso il contatto con la realtà e non si riesce nemmeno a controllare le carte e a sentire un video.
La cosa singolare di tutta questa faccenda è che il Tribunale non mi ha nemmeno ascoltato e che addirittura il Magistrato Di Bona non voleva farmi accedere alle prove; non voleva che io vedessi il video originale perchè – ed ho le prove di quello che scrivo – secondo lei non ero parte in causa (!). Ma come mai, e non è la prima volta, la Magistratura è così avversa nei miei confronti, pur essendo io incensurato? Ed essendo stato archiviato o assolto in diversi processi? Perchè ce l’ha tanto così tanto con me?
Intanto io, ieri pomeriggio, sono stato ricevuto dall’Ambasciatore del mio paese, l’Italia per far presente questa situazione. Ma ho promesso che non rivelerò sia il contenuto dell’incontro sia le azioni che verranno intraprese.
Un ultima considerazione. Ad Arzilli, a Noi Sammarinesi ed al Congresso sarebbe bastato un semplice ”MI SONO SBAGLIATO, CHIEDO SCUSA”, anzichè insistere pervicacemente nell’errore, peraltro vistoso, calunniarmi e dirmi che ”continuavo a gettare fango su persone, istituzioni e Paese”.  Talvolta fermarsi, riflettere e fare un gesto di umiltà, dote che vedo a molti è sconosciuta, è la cosa migliore.
Magari non si perdono le elezioni.
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm

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