L’Informazione di San Marino
Si’ alla Ue per sfuggire all’Italia? Ma quando mai
Marino Cecchetti
Per la Repubblica di San Marino l’adesione alla Unione Europea sarebbe “una via di fuga dall’aggressione italiana“. Al referendum in corso è stata data a suo tempo questa impostazione. Scordando
che fra gli Stati aventi facoltà di esprimersi sulle adesioni Ue c’è
proprio la stessa Italia che potrebbe esercitare il diritto di veto.
Alla base c’è un modo di pensare, contro l’Italia, che ricorda la sortita romana per abbattere Tremonti di ben 4 Segretari di Stato, seguita dal proposito di una marcia su Roma con tanto di profferta di truppe cammellate.
Torniamo alle Ue.
Si discute sull’adesione o meno di San Marino senza tenere conto che la Ue ha già deciso.
E quel che la Ue ha deciso sui piccoli Stati, San Marino compreso, lo ha già fatto sapere.
La Ue è disposta ad assicurare ad Andorra, San Marino e Montecarlo al più una condizione pari a quella del Liechtenstein, cioè quella di membri dello Spazio Economico Europeo.
San Marino avrebbe potuto seguire una strada diversa dagli altri piccoli stati? Sì, se avesse sfruttato a suo tempo l’articolo 26 dell’
Accordo di cooperazione e di unione doganale con l’Unione Europea firmato
il 16 -12-1991, in vigore dal 28-3- 2002.
Ma – incredibilmente! – si
è ‘dimenticato’ di chiederne l’applicazione entro i termini (2007).
Il Segretario di Stato agli Esteri pro tempore, Fiorenzo Stolfi, alle
osservazioni di cui sopra diede una risposta che alla luce dei fatti, non si sa
come qualificare: Accordo
con Ue: San Marino intende non aggiornarlo, ma rinegoziarlo.
Di fatto nulla.
Di fatto San Marino è stato, per così dire, espulso dall’Europa con la consegna allo stesso Stolfi in persona a Strasburgo dell’avvio della procedura di infrazione Moneyval.