Massaro Fabrizio su Milano Finanza, commissariamento banca Mb

Massaro Fabrizio su Milano Finanza, commissariamento banca Mb

MILANO FINANZA

Draghi commissaria Banca Mb
di Massaro Fabrizio

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Pugno di ferro della Banca Italia contro Banca Mb, la merchant milanese controllata da una ‘parterre de roi’ di imprenditori italiani, tra i quali Giuseppe Lovati Cottini e Gaspare Colleoni, primi soci con oltre il 5%, Miro Radici e Zeno Soave (5%), Alerion (3,5%), Banca Amer (2,8%), Mariella Burani Fashion Group e Vittorio Coin (entrambi all’l,7%). A sorpresa il ministero dell’Economia, su proposta di Bankitalia, ha decretato la messa in amministrazione straordinaria dell’istituto. I commissari straordinari nominati da Palazzo Koch, arrivati ieri in banca, sono Marco Zanzi e Luigi Moncada, mentre il comitato di sorveglianza è composto da Giorgio Maria Zamperetti, Rossella Locatelli e Pierluigi Bevilini. L’istituto, ha specificato Via Nazionale, «prosegue regolarnente la propria attività».

Sebbene la nota non indichi le motivazioni della clamorosa decisione, ci sono alcuni indizi chiari. Lo scorso marzo si è conclusa una nuova ispezione della Vigilanza, cominciata nel dicembre 2008. Gli ispettori di Mario Draghi hanno sollevato diversi punti critici sull’istituto presieduto fino a ieri da Mario Amarini e guidato dall’amministratore delegato Fabrizio Sartirano (subentrato nel 2007 a Fabio Arpe), riportati nel verbale del cda del 24 marzo scorso.

Si tratta innanzitutto del rischio di liquidità, di fronte al quale Banca Mb è stata indotta a iniziare il collocamento del primo bond per 25-30 milioni, riducendo le nuove erogazioni senza funding adeguato. Altro punto critico è l’«apparente anomalia» nella conduzione dell’aumento di capitale da 70 milioni del 2008, in quanto alcuni soci sembrerebbero stati indirettamente finanziati dalla banca. L’istituto si è difeso con un parere dello studio legale Chiomenti che non ravvede violazioni del codice civile. Inoltre ci sarebbe in Banca Mb un’elevata concentrazione degli impieghi nel «settore immobiliare allargato», che tuttavia l’istituto preferisce rispetto ai settori industriali, più esposti alla crisi. Più delicato è il capitolo San Marino. Banca Mb ha circa 40 milioni di liquidità di banche sammarinesi, tutte con scadenza nel 2009. Si tratta di un rischio che la Vigilanza non ha gradito, tant’è vero che ha invitato l’istituto a ridurre l’esposizione verso le banche del Titano. Peraltro il Credito Sammarinese è socio con l’1,4% della banca, così come lo è, sia pure con appena lo 0,07%, anche la lussemburghese Demas, a sua volta primo azionista al 74% dell’Istituto bancario sammarinese.

Nel 2008, come già nei due anni precedenti, Banca Mb ha chiuso in perdita, per 6, 6 milioni, con un margine di interesse di 10,7 milioni, commissioni nette per 11,9 milioni e un margine di intermediazione di 18,7 milioni. Il tier 1 a fine 2008 era del 14,49%.

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