BANCHE. BCSM ASPETTA UN COLPO DA BANKITALIA SU MEMORANDUM VALENTINI: SBLOCCO DELLA VICENDA E’ POLITICO
Si sentono, si incontrano ma di firme neanche l’ombra. Almeno per ora. Dal 2009 ormai si parla a San Marino del memorandum d’intesa tra i due istituti centrali di vigilanza, quello italiano e quello del Titano. Ma, come chiarisce alla stampa il direttore generale di Banca centrale, Mario Giannini, la firma non arriva sebbene il testo sia stato “concordato in tutti i suoi aspetti”.
Rimane la “collaborazione tecnica”, tuttavia la firma “chiarirebbe molti aspetti” nel rapporto tra i due Stati, ma prima, prosegue Giannini, servono “altri passaggi”, per cui Palazzo Koch non e’ autorizzato a siglare l’intesa. Per il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, “lo sblocco della vicenda e’ politico. Se l’Italia non decide che posizione tenere su San Marino, nulla si muove”. Sicuramente, aggiunge, “prima il rapporto con Bankitalia era piu’ freddo, ora vede piu’ disponibilita’ e che abbiamo cambiato atteggiamento”.
E’ anche necessario, chiosa il presidente di Bcsm, Renato Clarizia, guardare meno al passato e avere piu’ ottimismo per il futuro, anche perche’ “difficolta’ ce ne sono, ma non sono una tragedia due commissariamenti”, quelli del Cis e della Smib. Intanto il confronto con Bankitalia prosegue anche sul fronte Iccrea. I tre mesi dati per la rescissione del contratto di tramitazione, ribadisce Giannini, non sono tassativi, ma legati all’emergere di una soluzione. E da questo punto di vista ha dato la sua disponibilita’ l’Istituto centrale delle banche popolari italiane (Icbpi). Insomma, “il fronte e’ caldo”, conclude Giannini, annunciando anche che e’ arrivata la proposta di acquisto delle quote Unicredit in Bac da parte dell’Ibs, Istituto bancario sammarinese, e “la stiamo esaminando”.
- Telecomunicazioni in commissione finanze. Agezia Dire
- Banche e finanziarie. Troppe, Agenzia Dire