Mics: incontrarsi per cambiare

Mics: incontrarsi per cambiare

Con l’ultimo appuntamento del 10 maggio alla sala ex-International di Borgo Maggiore, il MICS ha terminato il ciclo di incontri pubblici con i politici che hanno manifestato apertamente il loro malessere verso l’attuale sistema politico. Nel corso delle serate si è percepita un’ingessatura politica coscientemente inerte rispetto alla grave situazione socio-economica in cui verte San Marino. È chiaro che l’attuale sistema, nella sua maggioranza consigliare, appare inattivo, inadeguato e decisamente privo di quel coraggio che richiederebbero scelte di cambiamento in situazioni di emergenza conclamata come quella che sta vivendo il nostro Paese in questi anni.
Il MICS, in accordo con movimenti e associazioni attive politicamente e culturalmente sul territorio, ha organizzato per martedì 29 maggio, alle ore 21, presso la sala del Castello di Serravalle, una serata d’incontro e di libero confronto con tutta la cittadinanza che non vuole più riconoscersi con il sistema politico ormai consolidato. Nella speranza che questo appuntamento possa divenire il primo di una lunga serie, chiediamo la massima partecipazione. Invitiamo a riflettere sul forte ritardo che il popolo sammarinese ha nei confronti della riappropriazione dei suoi diritti/doveri gestionali della cosa pubblica, così come sta invece avvenendo in ogni parte del mondo occidentale. Nel corso della serata ognuno avrà modo di esprimersi liberamente sulla propria visione di percorso da intraprendere nella direzione di una giusta e democratica convivenza economica e sociale.
Se la classe politica che ci ha governati negli ultimi trent’anni ci ha condotti in un vicolo cieco è giusto che siano gli stessi cittadini, in comune accordo, a reagire al modus operandi del sistema sammarinese per il bene della collettività, ritrovando quel senso civico ormai ferito e abbruttito da anni di clientelismo, falso bigottismo e ambiguità politica.
Siamo convinti che per cambiare non solo la pagina ma l’intero libro si debba volerlo, prima di tutto, noi cittadini. Anni di cattiva amministrazione della cosa pubblica hanno prodotto una profonda disgregazione socio-culturale per la quale è necessario rifondare la politica partendo dal basso, dall’unione dei cittadini, da una costruttiva aggregazione sociale, in poche parole: INCONTRARSI PER CAMBIARE.

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