San Marino e Riviera, nelle mire della mafia. Oddone, Giovagnoli, Morosini in un Auditorium pieno a Ricicone

San Marino e Riviera, nelle mire della mafia. Oddone, Giovagnoli, Morosini in un Auditorium pieno a Ricicone

Corriere Romagna San Marino: La mafia in riviera: come combatterla. «Bisogna segnalare i passaggi sospetti di denaro»  / l procuratore: è ora di pagare le tasse / «Non c’è semplice omertà: chi non denuncia spesso sa di non essere pulito La criminalità organizzata è molto vicina a prendersi questo territorio»

Riccione. Il problema non è più capire se i tentacoli delle mafie si sono allungati fino in riviera. Il punto è capire quanto tempo hanno ancora a disposizione i cittadini della provincia di Rimini «per reagire a una criminalità organizzata che è molto vicina al prendersi questo territorio». Non siamo più alle infiltrazioni, al semplice riciclaggio di danaro sporco ma molto oltre. Siamo giunti a uno stadio che rischia di non avere un ritorno. Ci siamo dentro fino al collo. Una parte della riviera lo sa, lo ha capito. Ha maturato gli anticorpi. E’ sana. E’ composta da tanti cittadini onesti che dicono no alla mafia, pagano le tasse (tutte) e se alla porta bussa un sospetto m a la v i to s o con un bel gr uzz olet to per comprare cash un albergo o un a p p a r t amento lo den u n c i a n o alla procura della Repubblica. Qualcosa però si muove, anche qui. Erano almeno in quattrocento, in gran parte giovani, giovedì sera, all’audi torium del liceo Volta di Riccione, a partecipare al dibattito sulla “Mafia in riviera” organizzato dall’associazione le Nuvole. C’erano centinaia di studenti ad ascoltare le parole del giudice per le indagini preliminari al tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini, il procuratore capo della Repubblica di Rimini Paolo Giovagnoli, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali e il giornalista dell’Informazione di San Marino David Oddone, dibattito moderato dal giornalista del Corriere Romagna Enea Abati.

(…) La vicinanza con San Marino poi peggiora decisamente la situazione. Il procuratore capo di Rimini Giovagnoli lo ha detto chiaro: «E’ com inciando ognuno nel suo piccolo a pagare le tasse che si cambiano le cose, che si volta pagina». E anche denunciando qualunque operazione sos p e t t a .

(…) Qui invece si mettono i soldi in tasca, poi in banca a San Marino, grazie e arrivederci. (…) Mafia, evasione e i soldi sporchi che prendono la strada che porta alle banche di San Marino. Va così da un pezzo. Solo che adesso i mafiosi (molto più spesso si tratta di camorristi o ’ndranghetisti – ha fatto presente Giovagnoli) non si limitano a lavare del danaro. Approfittano della crisi economica e di chi, a causa delle cattive acque in cui naviga, finisce per sporcarsi le mani con la malavita e, di conseguenza, per non essere più in grado di potere neppure rivolgersi alla magistratura per chiedere aiuto. Il capo della Procura di Rimini lo ha spiegato bene. «Non c’è semplice omertà – ha sostenuto -. Chi non den u n c i a spesso sa di non essere pulito». (…)     

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