Il Mics, Movimento Indipendente Cittadini Sammarinesi, chiede, in una lettera inviata alla stampa sammarinese, passi più decisi verso la trasparenza del sistema e della legislazione sammarinese.
Non è
un caso, quindi, che, la Tax Justice
Network (TJN), l’organizzazione
non governativa che riunisce
gli analisti di tutto il mondo
nella lotta contro le giurisdizioni
non collaborative, consideri la
legislazione sammarinese tra le
meno trasparenti di tutta l’Europa.
Infatti, nel valutare l’indice
di qualità di San Marino, la TJN
attribuisce soltanto 21 punti su
100 alla trasparenza del suo ordinamento
interno, delle leggi e
dei regolamenti. Vorremo inoltre
riportare una nota poco rincuorante,
che proviene da Il portale
della Repubblica di San Marino
(www.sanmarinosite.com) in cui
si legge che: “Il codice penale
attualmente in vigore risale al
1865, così come il codice di procedura
penale è del 1878. Ad oggi
i processi si svolgono con sistema
inquisitorio, ma è “in fieri”
un progetto riforma che avvicini
il procedimento al sistema accusatorio,
come avviene in Italia”.
È chiaro, perciò, che, se San Marino
non avrà la forza di trasformarsi
radicalmente, diventando
un Paese con un ordinamento
legislativo adeguato ai parametri
europei e internazionali, rischia
di aggravare ulteriormente
l’attuale crisi, con conseguenze
disastrose per i cittadini sammarinesi.
Il Mics, avendo a cuore le
sorti dei cittadini e della Repubblica,
chiede risposte urgenti ed
esaustive proprio da chi, già da
tempo, avrebbe dovuto darle. Ed
è per questo che domandiamo al
Segretario per la Giustizia, se sa
come affrontare ed arginare una
situazione che sembra essere
ormai sfuggita di mano e quali
concrete soluzioni è in grado di
proporre ai Sammarinesi.
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Marino di N. Montebelli