Andrea Rossini – Corriere Romagna: Sgozzò il compagno, condannata a 10 anni / Confermata in appello la sentenza di primo grado, compresa l’attenuante della provocazione / «Non volevo ucciderlo, ma solo difendermi dalla sua aggressione: anche la mia vita è distrutta»
RIMINI. La Corte d’appello di Bologna ha confermato la sentenza di condanna per omicidio volontario nei confronti della 39enne colombiana Clara Ines Mesa Calzada: dieci anni e sei mesi di reclusione (la stessa pena che le era stata inflitta in primo grado, con rito abbreviato, dal giudice riminese Fiorella Casadei).
La donna, il 19 agosto 2013, all’interno di un’abitazione a Misano Adriatico sgozzò un connazionale di 49 anni con il quale aveva una relazione, al culmine di un’accesa discussione. All’imputata, che si trova ai domiciliari e in apertura di udienza si è rivolta ai giudici ripetendo di essersi soltanto difesa e che anche la sua vita è stata distrutta dopo quella tragica serata, è stata riconosciuta l’attenuante della provocazione. L’uomo, ubriaco, l’aveva infatti picchiata prima di essere ucciso. Una circostanza che secondo l’avvocato difensore, avvocato Guido Campione, avrebbe dovuto portare almeno in appello all’assoluzione della sua assistita (legittima difesa) o quantomeno a una diversa qualificazione giuridica del fatto (eccesso colposo in legittima difesa oppure in alternativa omicidio preterintenzionale). (…)