Rassegna stampa – Ospedali sotto stress. Influenza, sei in terapia intensiva. “È peggio del 2023. Presto il picco”. Cresce l’incidenza dei contagiati sulla popolazione, l’apice è atteso tra una o due settimane. Il primario Biagetti: “All’Infermi situazione critica: il virus pesa sulla gestione delle altre patologie”
FRANCESCO ZUPPIROLI – È il fantasma del Natale appena passato quello che da una tavola imbandita all’altra, passando per i brindisi di auguri e i baci scambiati sotto il vischio, nel 2024 ci siamo portati dietro, trasmessi a vicenda, favorendone la circolazione, nelle occasioni di festa. Il fantasma di un’influenza che dal Covid di novembre e inizio dicembre ha raccolto il testimone nelle corsie degli ospedali e ora affolla anche le terapie intensive con un’incidenza sulla popolazione riminese che “è di già superiore al massimo registrato lo scorso anno, pur non essendo ancora giunti al picco”. È poco incoraggiante lo scenario che tratteggiano i numeri in mano a Carlo Biagetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale “Infermi”. Uno scenario che parla di “una situazione critica – ammette l’infettivologo – e destinata a peggiorare a breve, con il picco dell’influenza atteso tra una o al più tardi due settimane”. Ma pur aspettando che l’infezione stagionale abbia dato il peggio di sé, i numeri non lasciano spazio ai cali di attenzione. Tra l’ospedale di Rimini e quello di Riccione, infatti, le terapie intensive ospitano in tutto già sei pazienti ricoverati proprio perché presentano una forma grave dell’influenza (5 all’Infermi e uno al Ceccarini). (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino