Molestie sessuali durante l’Adunata Alpini Rimini-San Marino, le attiviste di “Non una di meno” pronte a presentare un esposto con 170 segnalazioni

Molestie sessuali durante l’Adunata Alpini Rimini-San Marino, le attiviste di “Non una di meno” pronte a presentare un esposto con 170 segnalazioni

Gli Alpini: “Ora vogliamo i danni”. Ma arriva l’esposto con 170 molestie. Archiviata la denuncia dopo il raduno di Rimini. Le donne rilanciano: portiamo in procura centinaia di testimonianze

BEPPE BONI – Sembrava finita la vicenda sulle presunte e diffuse molestie di maggio al raduno degli Alpini di Rimini, dopo le decine e decine di segnalazioni raccolte dalle attiviste di “Non una di meno”. Due giorni fa la pm della Procura ha infatti chiesto l’archiviazione dell’unico caso sfociato in una denuncia nero su bianco: alla base della richiesta c’è la non identificazione dei presunti autori delle molestie, resa difficile sia per la presenza di molte persone nello stesso luogo sia per la copertura solo parziale delle telecamere di sorveglianza della zona. Ora le Penne nere passano al contrattacco. “Abbiamo conferito mandato ai nostri avvocati di intraprendere azioni legali contro chi ci ha offeso durante e dopo il raduno – annuncia Sebastiano Favero, ingegnere, tostissimo presidente dell’Associazione nazionale alpini – troppo fango è stato gettato sul nome dell’Ana”. E ancora: “Sono molto amareggiato perché il comportamento di singole persone, peraltro non accertato, è stato usato per screditare l’associazione che proprio domani compie 103 anni”. (…)

Anche le attiviste del collettivo riminese però dicono che non finisce qui. E annunciano, a loro volta, di voler depositare in procura le 170 segnalazioni raccolte di molestie su ragazze e donne di ogni età. (…)

Nel dossier, curato da “Non una di meno“, dovrebbero entrare anche le segnalazioni di circa 500 donne che via social hanno risposto sì al questionario che domandava: “All’Adunata siete state molestate?”. “La decisione della Procura – osservano dal collettivo – non sorprende perché quando accadono certi fatti non veniamo credute e le istituzioni non vogliono mettersi contro organi come il Corpo degli Alpini”. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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