Morte Simoncelli. Piloti e team in lacrime dopo l’incidente

Morte Simoncelli. Piloti e team in lacrime dopo l’incidente

Il clima a Sepang è surreale.

Un impatto terribile con le moto di Edwards e di Rossi ha ucciso il pilota romagnolo 24enne della Honda.

La gara di Malesia del Motomondiale è stata cancellata in seguito alla morte di Marco Simoncelli in pista.

Piloti in lacrime.

Pasini, grande amico di Marco Simoncelli, Valentino e
tutto il team Gresini inermi, allibiti e sbigottiti davanti alla Sala Mobile.

E’ difficile descrivere il dolore che sta attanagliando il paddock della
MotoGp.

Sgomento e incredulità per tutti gli appasionati di moto e i supporter di “SuperSic”.

Nel frattempo sono già in tanti  a discutere su ciò che è accaduto in Malesia.

Molti appasionati di moto sostengono che quanto successo non sarebbe mai avvenuto senza l’elettronica.

A quanto pare, i sofisticati meccanismi hanno causato lo scivolamento della moto verso l’esterno.

Ovviamente sono tutti argomenti di poco conto rispetto all’episodio sconcertante che ha visto Simoncelli perdere la vita.

Qua sotto trovate le dichiarazioni dei colleghi di Simoncelli che hanno voluto salutarlo per un’ultima volta:

Il telecronista Guido Meda: “Carezze, buon senso, ironia e sincerità. Questo era Marco Simoncelli, una persona da cui c’è tanto da imparare”.

Giacomo Agostini, il più grande campione del motociclismo di tutti i tempi con 15 titoli mondiali: “In queste sitazioni non ci sono parole. Manca un ragazzo che amava questo sport. Una caduta stupida, generalmente ininfluente”.

Nicky Hayden, campione del mondo della Motogp nel 2006: “Ho visto la moto andare a scontrarsi con Edwards. E’ un dolore incredibile per tutti. Siamo tutti fratelli nel paddock. Marco era una ragazzo fantastico sia fuori che dentro la pista. Sulla curva gli è scappato il posteriore. Marco ha cercato di restare in piedi, evitando di rientrare verso il centro della pista. Io non penso sia stata l’elettronica. A noi mancherà tantissimo. Era un ragazzo fantastico, che prometteva tantissimo”.

Il dottor Rossi: “Marco è morto per il passaggio di una ruota sopra il collo. E’ molto difficile proteggere quella zona dei piloti, perché richiede molta mobilità”.

Se ne va purtroppo un campione, un ragazzo esuberante, pieno di vita.

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