Movimento Per San Marino: ‘Cambiare si puo”

Movimento Per San Marino: ‘Cambiare si puo”

Non è praticabile la ricetta ideologica della competitività, ventilata da certi imprenditori e da certi politici liberisti, che passa attraverso la diminuzione delle retribuzioni. Non è consigliabile perché abbassando le retribuzioni si riducono ulteriormente i consumi interni. Non funziona neppure la riduzione della spesa pubblica per gli investimenti già in atto da anni. Anzi occorre aumentarla per dare commesse alle nostre imprese e fare da traino all’occupazione. Naturalmente, si deve scegliere il tipo di investimento da promuovere. In questa fase appare opportuno puntare ad un impianto per la selezione, il trattamento e il riciclo dei rifiuti da realizzare con una società ad azionariato popolare. E’ bene sostituire tutti i mezzi pubblici che sono alimentati da carburanti fossili con mezzi elettrici; così come vanno sostituiti gli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici eliminando il gasolio e imponendo temperature salutari e ragionevoli. E’ giusto risparmiare sull’illuminazione pubblica. E’ quanto mai opportuno sostituire plastiche e prodotti chimici con prodotti biologici biodegradabili attraverso incentivi da riversare sulla SMAC. E’ buona cosa fare una Casa dell’Acqua. Occorre promuovere una cooperativa per la produzione di vegetali biologici a chilometro zero e mettere a dimora piante da frutta nelle aree pubbliche. E’ auspicabile stanziare fondi per le infrastrutture da costruire con imprese sammarinesi che occupano i nostri lavoratori. E’ necessario che le esternalizzazioni di certi servizi pubblici siano gestiti da cooperative formate da personale in servizio nella PA e garantite per alcuni anni; diversamente la spesa pubblica aumenta. La Centrale del Latte può essere socializzata trasformandola in cooperativa con soci gli attuali addetti, anziché essere privatizzata completamente.. Si possono favorire investimenti per servizi di cura, di benessere, di divertimento, di ospitalità, coinvolgendo imprenditori locali e cittadini. Si possono organizzare aree commerciali qualificate e attrezzate garantendo il massimo livello di accoglienza. E’ praticabile l’incentivazione di convegni, congressi, fiere specializzate, eventi culturali di alto livello. Tutto ciò e tanto altro si poteva e si può fare anche con la black list. Basta inserirlo in un progetto organico, al di fuori delle favole, che coinvolga imprenditori, cittadini e strutture pubbliche che è ora di utilizzare al servizio della crescita e dello sviluppo, anziché della burocrazia e delle tessere di partito.

Il movimento PER SAN MARINO rimane convinto che cambiare si può. Insieme ai cittadini.

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