NQRimini San Marino
Il Segretario di Stato fa il punto sugli sviluppi del dialogo con l’Italia e sulla situazione nel Paese
Lavoro, in arrivo un decreto
Mussoni: “Interverrò per eliminare le rigidità del sistema Sui frontalieri c’è una positiva volontà di confronto”
Daniela Malpeli
In programma nei prossimi mesi la riforma del mercato del lavoro, per fare fronte a una realtà sempre più difficile sul Titano. Ma intanto, per “e l i m i n are i meccanismi di rigidità del sistema” arriverà un decreto urgente, tra pochi giorni. Ad anticiparlo è il Segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni.
Segretario, partiamo da una spina nel fianco di un settore, quello del lavoro, di per sé non facile in questo momento: i frontalieri. Può fare ben sperare l’incontro con il ministro Sacconi? “E’ stato un momento importante, il primo incontro con il mio collega italiano. Ho colto una profonda consapevolezza di tutti i temi sul tavolo tra Italia e San Marino e una reale volontà al confronto, prima di tutto sul tema di nostra competenza, quello del lavoro e in particolare delle doppie imposizioni. È un buon segno, credo nella strada del dialogo per sciogliere i nodi con l’Italia”.
A differenza di chi ultimamente indirizza dichiarazioni piuttosto dure nei confronti del governo italiano. “Non credo che ci porti lontano un atteggiamento di scontro. Credo piuttosto, ed è quello che cerco di portare avanti, nel dialogo sui temi fondamentali del rapporto bilaterale”.
Torniamo a parlare del tema frontalieri. Il primo atto del suo mandato è stato istituire il tavolo permanente, come sta procedendo? “Sta andando avanti con il contributo dei diversi interlocutori chiamati in causa. È stato dato un inquadramento preciso ai diversi aspetti del problema e sono state individuate quattro tematiche principali. La prima, prettamente sammarinese, della riforma fiscale che dovrà equiparare il trattamento dei lavoratori. La seconda dipende dalle parti, ed è l’accordo contro le doppie imposizioni. C’è poi la questione della reintroduzione della franchigia per i frontalieri, che è di pertinenza dell’Italia, e da parte nostra invece gli interventi su coloro che sono stati maggiormente penalizzati dal provvedimento della finanziaria”.
Il lavoro a San Marino dà segnali di ripresa? “I dati, anche se in linea con quelli degli altri Paesi, indicano una realtà preoccupante: ad oggi i disoccupati sono circa 800, la metà tra i 19 e i 32 anni. Le persone in mobilità sono 200, dati importanti per una realtà come la nostra, che impiega circa 20mila persone. Le imprese più grandi e strutturate stanno tenendo, e quindi sono ancora in grado di assumere, ma quelle medio piccole sono in grande sofferenza. Inoltre sto monitorando con attenzione il settore bancario e finanziario che impiega molti lavoratori. È necessario che il governo e Banca Centrale creino condizioni di sostegno e garanzia per gli impiegati”.
Già da tempo si parla della necessità di una riforma del mercato del lavoro. “L’ultima legge è del 2005. Nei prossimi mesi verranno individuati una serie di interventi, tra i quali norme che incentivino le imprese ad assumere, ma anche di riforma del collocamento. Intanto, per fare fronte a una situazione di difficoltà, già nei prossimi giorni interverrò con un decreto urgente per eliminare alcuni meccanismi di rigidità del sistema”.