Emergenza caldo, manca l’anidride e non si trova l’acqua gassata. Alcuni supermercati sono pronti a un razionamento. A seconda delle bevande si soffre la mancanza di vetro, di tappi, di cartoni, “costano un’enormità”
NICOLA STRAZZACAPA – A secco d’acqua (e non solo). Non stiamo infatti parlando della siccità che prosciuga pozzi e canali di irrigazione, ma di bevande. Nell’estate in cui i consumi sono tornati a livelli precedenti al Covid-19 e sono addirittura superiori al 2019, è quasi un’impresa servire con puntualità gli esercizi e la fornitura si trasforma in una specie di Sudoku per professionisti della programmazione. Lo rivelano i principali distributori del territorio, spiegando come a fronte di una grossa spinta al consumo per la colonnina di mercurio sempre prossima ai 30 gradi e per il ritorno alla normalità in fatto di eventi e aperture serali, tutta una serie di fattori rendano difficilissimo reperire un certo tipo di prodotti – l’acqua appunto, in particolar modo quella gassata, ma anche diverse bevande in vetro – tanto da dover lavorare quasi alla giornata e con una sorta di “patto di tolleranza” con il cliente. Tutto mentre in alcuni supermercati si sta pronti a un razionamento delle quantità di vendita al dettaglio e si è già in pieno razionamento dell’approvvigionamento. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna