Nel cuore del dibattito culturale della prima metà dell’Ottocento con l’ultimo libro dell’Università di San Marino

Nel cuore del dibattito culturale della prima metà dell’Ottocento con l’ultimo libro dell’Università di San Marino

Presentato alla Reggenza il volume “Amicizia ed erudizione – il carteggio scientifico tra Bartolomeo Borghesi e Luigi Nardi”

“Alla scoperta dei temi, degli stili, delle idee e delle sensibilità che hanno caratterizzato il dibattito culturale della prima metà dell’Ottocento fra il Titano e la Romagna, grazie alla pubblicazione e all’analisi di 130 lettere scambiate tra l’epigrafista e numismatico Bartolomeo Borghesi, che ha vissuto parte della sua vita in repubblica, e Luigi Nardi, antiquario e teologo.
Questa – si legge in una nota dell’Università di San Marino – la possibilità offerta dalla lettura dell’ultimo libro pubblicato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, a cura del Centro Sammarinese di Studi Storici e dal titolo “Amicizia ed erudizione”. Il volume firmato da Alfredo Sansone, borsista di ricerca all’Istituto Italiano per la Storia Antica e in passato allievo della Scuola Superiore di Studi Storici dell’Ateneo sammarinese, propone e contestualizza materiale inedito dal quale “emerge innanzitutto l’impegno civile che, sia pure in modi e forme diverse”, Borghesi e Nardi “hanno portato avanti nelle comunità locali più o meno grandi e importanti in cui si sono trovati a operare come uomini di cultura, organizzando consessi accademici, ordinando biblioteche, archivi e collezioni”, nonché “prendendo posizione nel dibattito intellettuale e politico del tempo”.
Parole, queste, riportate nella prefazione affidata a Silvia Orlandi, docente dell’Università La Sapienza di Roma: “Il carattere spiccatamente multidisciplinare della formazione e della produzione scientifica” dei due uomini di cultura, si legge ancora, spazia dalla numismatica alla diplomatica, dall’epigrafia alla filologia. Ciò “sempre tenendo a mente l’ideale vichiano della storia come scienza, cioè come sapere tecnico e strutturato che richiede l’impiego di una corretta metodologia. Una lezione che vale ancora oggi – prosegue Orlandi nell’introduzione al libro – soprattutto in un momento in cui la specializzazione e parcellizzazione dei saperi rischia di limitare, se non adeguatamente supportata da un autentico spirito collaborativo, i nostri orizzonti di studio e ricerca”.
Il volume del Centro Sammarinese di Studi Storici, presentato oggi ai Capitani Reggenti Filippo Tamagnini e Gaetano Troina durante un’udienza a Palazzo Pubblico, rappresenta infine un’occasione di riflessione sul lavoro degli studiosi di domani: “Viene da chiedersi – conclude Orlandi – cosa resterà degli scambi intellettuali dei nostri giorni, spesso affidati a messaggi di posta elettronica, commenti su WhatsApp, post sui social media e registrazioni vocali. Contenuti affidati a supporti ben più volatili della carta, apparentemente fragile, eppure ancora leggibile a secoli di distanza”.

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