«Nessuna pietà con gli evasori». Il governo: no al condono svizzero. Mario Sensini, Corriere della Sera

«Nessuna pietà con gli evasori». Il governo: no al condono svizzero. Mario Sensini, Corriere della Sera

Corriere
della Sera

 «Nessuna
pietà con gli evasori». Il governo: no al condono svizzero

Il governo: no al  condono svizzero.

L’accordo con Berna si fa
se conviene. Allo studio la stretta sull’elusione

Mario
Sensini

«Più importante è il
versamento spontaneo. Per questo è necessario diaincutere agli evasori un sano
timore Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate

Protesta del Pdl Bernini: la lotta non si
fa con grida manzoniane. Gelmini: con gli slogan svilito il ruolo della Finanza

ROMA — Non stavano affatto scherzando. Il
blitz degli agenti del Fisco a Cortina e quelli del weekend sulle piste da sci,
proseguiranno, nonostante i mugugni del Pdl e della Lega. Anzi, dal governo
Monti è arrivata ieri quella che suona come una vera e propria dichiarazione di
«guerra globale» all’evasione. «Non avremo nessuna pietà. Spareremo ad alzo
zero su chi evade le tasse» dichiara il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, Antonio Catricalà. E che stavolta sia un attacco senza riguardi,
senza esclusione di colpi «bassi», lo chiarisce il direttore dell’Agenzia,
Attilio Befera, regista dell’«operazione Cortina». «L’effetto deterrenza si fa
anche con la propaganda. Incutere un sano timore è necessario» dice Befera,
intervistato da Maurizio Belpietro a Canale 5. «Le verifiche sul territorio —
spiega — danno due risultati. Uno immediato, sui soggetti che vengono
controllati. Poi però c’è anche l’effetto deterrente: facciamo sapere che lo
Stato è presente. E la deterrenza si fa anche con la propaganda: a me interessa
far sapere che l’Agenzia e la
Guardia di Finanza — dice Befera — stanno facendo un’azione
forte. E questo scoraggia gli evasori. L’importante non è solo il gettito, ma
che gli italiani capiscano che è bene cominciare a dichiarare» conclude.

Quest’anno l’obiettivo dell’Agenzia è di
superare gli 11 miliardi sottratti all’evasione nel 2011, mentre il governo
prepara una nuova stretta normativa. In Parlamento potrebbe presto
concretizzarsi un provvedimento per ridefinire il confine tra il risparmio
d’imposta legittimo e il vantaggio fiscale indebito, con una normativa generale
antielusione, di contrasto al cosiddetto «abuso di diritto». Più chiarezza per le
imprese, meno margine per i furbi, più affidabilità negli accertamenti del
Fisco. Il Pdl protesta. L’attacco più duro arriva dall’ex ministro delle
Politiche europee Annamaria Bernini, che se la prende con «l’incontinenza
dichiaratoria del dottor Befera, che ultimamente sta raggiungendo livelli da
comizio, e che è semplicemente inquietante. Il contrasto all’evasione — dice —
non si attua con grida manzoniane né con ribalte da terrorismo mediatico, ma
con misure efficienti». Il governo Berlusconi le ha già varate e non è il caso
di creare «scenari eclatant », aggiunge la Bernini.

A contestare le norme varate dal governo
Berlusconi, definendole «illiberali», è però un altro esponente di
centrodestra, come Gabriele Capezzone, e sulla questione interviene anche un
altro ex ministro, Maria Stella Gelmini, lanciando interrogativi. «Ma è ammesso
in uno Stato di diritto ipotizzare di usare la propaganda? E come mai solo ora,
in un quadro politico mutato, si confida nei presunti effetti benefici di uno
Stato invasivo che carica sul cittadino l’onere della prova. Non si corre forse
il rischio — dice la Gelmini,
insinuando il dubbio sui rapporti tra Agenzia e Fiamme Gialle — di svilire il
ruolo e il lavoro di autorevoli servitori dello Stato, volutamente anonimi, che
vestono in modo sobrio e con grande dignità la divisa della Guardia di
Finanza?».

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, Lega
Nord, dice sì ai controlli, ma dappertutto in Italia, «perché la Finanza non va con tanta
disinvoltura in altre zone del Paese». A rispondere per primo alle critiche del
Pdl è il nuovo ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, che benedice
l’operazione Cortina e va oltre. «Quei controlli si possono fare, contestandoli
sull’immagine o meno, ma tutti devono dare il loro contributo. L’evasione va
combattuta in ogni modo», dice la Cancellieri.

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