Come vede la situazione del Paese?
San Marino si trova in uno scenario critico e delicato. l’inefficienza della politica di risolvere i problemi è percepibile in molti settori.
Dove si dovrebbe intervenire?
Non è solo importante dove ma come. A breve termine dobbiamo pensare a proposte semplici e di buon senso che sono attuabili. A medio/lungo termine con maggiore approfondimento dobbiamo risolvere la situazione del debito pubblico e lo sviluppo dell’economia.
Che soluzioni adotterebbe?
Non dobbiamo continuare con soluzioni temporanee e facili scorciatoie che a volta sono pesante per le famiglie e aziende. E’ essenziale concentrarci su soluzioni più adatte al nostro piccolo Paese, evitando le tassazioni inutili che frenano la crescita e la creatività.
Con che proposte?
Ce ne sono tante, però dovremmo iniziare con quelle più attuabili e concrete.
Prima di tutto vorrei ripensare, come fu nel passato, alla Città di San Marino come Capitale del nostro Paese e non trasformarla in un parco giochi. E’ ora di gestire la crisi sanitaria con una migliore medicina territoriale. Sarebbe importante incentivare imprese e commercianti storici e Introdurre un regime fiscale speciale per prodotti e settori specifici. Stimolare l’interesse per la cultura potenziando il polo museale, creare un’offerta congressuale di alto livello e sostenere adeguatamente le attività sportive anche le più marginali.
Poi?
Mi sembra già molto, però vorrei insistere sulle piccole imprese che si trovano ad affrontare pesanti tassazioni, numerosi obblighi normativi e un’eccessiva burocrazia, che ne compromettono la crescita. C’è bisogno di una riforma fiscale che premi coloro che investono sul territorio, partendo dai nostri imprenditori sammarinesi. Mi ferisce sempre vedere chiudere una piccola attività e purtroppo in questa legislatura ne ho visto chiudere troppe!
E per le famiglie sammarinesi?
Anche se non ero molto convinto del sistema Smac, potrebbe essere utile per un sostegno ai bisogni fondamentali dei cittadini, aiutando così ad alleviare il peso dell’inflazione sui bilanci familiari.
E dopo le elezioni?
Bella domanda, a me interessa vivere nel presente senza dimenticare la nostra storia. Oggi ci sono molti temi importanti da affrontare e speriamo che dopo le elezioni non saranno dimenticati. Però sono preoccupato degli effetti che può avere l’associazione con l’Europa, come sappiamo il nostro vicino non è più l’Italia ma l’Europa, soprattutto vedendo le diffidenze dei piccoli stati in trattativa come noi. Io credo nell’importanza di un accordo con l’Europa, però non dovremmo svendere la nostra identità che anche Napoleone ha rispettato.
E Repubblica Futura?
Repubblica Futura si presenta con persone preparate e amanti del loro Paese. Ci interessano solo le soluzioni che fanno ritrovare l’orgoglio ai cittadini per la nostra Repubblica!
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