Niente di nuovo sul fronte occidentale. Alberto Rino Chezzi

Niente di nuovo sul fronte occidentale. Alberto Rino Chezzi

lunedì 23 aprile 2012
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Ci stiamo logorando in attesa di un solo segnale di qualsiasi tipo dell’Italia, che testimoni l’antica amicizia che lega i due Paesi. Ma non sembra accadere nulla, tutt’altro, niente di nuovo sul fronte occidentale.
San Marino 23 aprile 2012/1712 d.F.R.
Nel romanzo di Erich Paul Remark, si narra delle vicende di un soldato tedesco, Paul  Bäumer, durante la prima guerra mondiale.Questo si accorge con il passare del tempo di come la guerra sia inutile e di come si trasformi, giorno dopo giorno, in una tragedia.  E’ un po’ quello che sta succedendo a San Marino, soprattutto nei confronti dell’Italia nei rapporti finanziari e fiscali.
Siamo già nel quarto anno di questa “guerra” fra l’elefante e la formica e nonostante il grande cambiamento attuato nel sistema, con l’eliminazione delle società anonime e del segreto bancario, nulla di nuovo sembra accadere.
Anzi l’Italia sembra non aver cambiato l’atteggiamento iniziale nei nostri confronti.
I vertici di Banca Centrale, del Tribunale, delle Forze di Polizia sono tutti Italiani da anni eppure, continuiamo a essere additati come il ricettacolo del peggio che ci possa essere anche a livello internazionale.
Evidentemente non se ne saranno accorti o stavano facendo dell’altro.
Eppure la volontà al cambiamento nel Paese è molto forte visto i passi fatti in avanti non solo in ambito normativo, ma anche e soprattutto a livello di presa di coscienza della collettività nel suo insieme.
Qualcosa però non sta funzionando se qualcuno propone, anche all’interno del nostro Paese, di mettere anacronistiche dogane e barriere fisiche in un mondo oramai completamente digitalizzato e andando contro una tradizione centenaria che ha visto i nostri confini sempre “aperti”.
Salvo che si voglia ghettizzare una piccola comunità, così da creare una Gaza d’Europa.
Sono anni questi, dove ci siamo piegati ma non spezzati alle volontà che provenivano dall’esterno, attuando una sorta di resistenza passiva di ghandiana memoria.
Ci stiamo logorando in attesa di un solo segnale di qualsiasi tipo dell’Italia, che testimoni l’antica amicizia che lega i due Paesi.

Ma non sembra accadere nulla, tutt’altro, niente di nuovo sul fronte occidentale.

Alberto Rino Chezzi

www.smdazibao.blogspot.com

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