“Niente green pass ai vaccinati con Sputnik. Grave perdita per il settore turistico”. La deroga a San Marino finisce in parlamento

“Niente green pass ai vaccinati con Sputnik. Grave perdita per il settore turistico”. La deroga a San Marino finisce in parlamento

Il governo italiano riconosca il vaccino Sputnik, ponga fine alla “grave disparità di trattamento” tra i sammarinesi e i cittadini di altri paesi, e riapra le porte ai turisti russi.

Con questa motivazione la deputata marchigiana di Fratelli d’Italia Lucia Albano ha depositato un’interrogazione al ministro Speranza, sottoscritta dai deputati Emanuele Prisco e Rachele Silvestri affinché “il governo intervenga sul tema degli ingressi dalla Russia e del vaccino Sputnik, e trovi una al più presto soluzione”.

“I grandi buyer russi – spiega la parlamentare di opposizione – non hanno potuto partecipare all’ultima edizione di Pitti Uomo perché vaccinati con Sputnik, un siero non ancora approvato dell’Ema che non permette di ottenere il Green Pass necessario per circolare nel nostro Paese. Questo rappresenta una grave perdita per il settore turistico e della moda, dove la spesa dei buyer russi, secondo un’analisi di Coldiretti, ammonta a 400 milioni di euro solo nel trimestre estivo”.

Per gli esponenti di Fratelli d’Italia la proroga dell’intesa con San Marino, che garantisce ai sammarinesi vaccinati con Sputnik di circolare nel territorio del nostro Paese con una certificazione verde equiparata a quella italiana, crea una “grave disparità di trattamento”.

Si accoda alla richiesta dei colleghi di partito anche l’assessore al Turismo della Regione Liguria, Gianni Berrino. “Il riconoscimento dei vaccini per il green pass è materia degli Stati membri dell’Ue, pertanto condivido l’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata Lucia Albano e sostenuta dal responsabile nazionale del dipartimento turismo di Fratelli d’Italia, Gianluca Caramanna, affinché il governo riconosca come valido anche il vaccino Sputnik”, afferma l’esponente del partito di Giorgia Meloni. “I turisti russi, prima del covid, rappresentavano un’importante fetta di mercato anche per la Liguria, con oltre 200.000 presenze registrate nelle nostre strutture ricettive nel 2019- argomenta l’assessore- adesso, invece, l’Italia per loro è off limits perché impossibilitati a prenotare alberghi e ristoranti”.

Per questo, conclude Berrino, “auspico che l’interrogazione presentata in Parlamento dal mio partito, che ha a cuore le sorti del turismo e ne difende gli operatori, sia recepita positivamente dal governo, magari anche prendendo spunto da Spagna e Grecia. Pasqua non è lontana e le prenotazioni si fanno fin da adesso”.

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