“Con le nuove regole anti Covid diversi padri non potranno assistere alla nascita dei propri figli”

“Con le nuove regole anti Covid diversi padri non potranno assistere alla nascita dei propri figli”

“Un fatto del genere dovrebbe far vergognare non solo la politica ma anche la popolazione che la sostiene e auspichiamo che la decisione venga ritrattata immediatamente, dato che l’ISS può regolare internamente i propri reparti con appositi protocolli: tutti i padri hanno il diritto di assistere alla nascita del proprio figlio e di poter essere presenti nei giorni seguenti”.

È la testimonianza di un gruppo di coppie sammarinesi in cui la madre è agli ultimi mesi di gravidanza che raccontano a Libertas tutta la propria frustrazione e tristezza. Infatti con l’introduzione del nuovo Decreto anti Covid, a partire dal 17 gennaio 2022 è vietato l’accesso all’ospedale ai visitatori che siano sprovvisti di super green pass (quindi vaccinazione o certificato di guarigione). Tra i visitatori rientrano anche i padri che, lamentano le coppie, “vengono privati del diritto di veder nascere il proprio figlio in quanto non solo non possono accedere al reparto ma neanche alla sala parto”.

Una situazione “davvero triste e indegna” che sta portando le coppie coinvolte a dover “valutare percorsi alternativi e/o fuori territorio (ovviamente a nostre spese) per poterci garantire di vivere la nascita di nostro figlio in modo dignitoso, cosa che il nostro Ospedale di Stato non ci permette… eppure in questo momento dovremmo stare tranquille e goderci il lieto evento”.

“Non sono unicamente i padri a perdere un diritto – scrivono le coppe – lo perdono le madri, non potendo avere il loro compagno affianco, e lo perdono i bambini, non potendo venire al mondo con la propria famiglia. Si sta parlando di diritti e non di vizi! Diritti che non sono mai stati messi in discussione in questi due anni di pandemia.

E ancora: “Parliamo di giustizia, ma contestualizziamola in questo periodo in cui tutto dovrebbe dipendere dalla situazione sanitaria ed ogni cosa dovrebbe essere valutata e attuata per la salute di tutti. È sotto gli occhi di ciascuno di noi come, attualmente, ci siano persone positive al Covid sia tra i vaccinati che tra i non vaccinati. I padri non vaccinati stanno fuori dal reparto di ostetricia mentre coloro che sono vaccinati entrano senza neanche essere sottoposti ad un tampone, potendo essere potenzialmente positivi ed entrare comunque in contatto con altre mamme e altri neonati... d’altronde l’importante è che sia valido il QR code, giusto? Si agisce pensando alla salute degli ospiti del reparto, o si agisce applicando una legge discriminatoria?”.

A far salire ancora di più la rabbia è il fatto che nella vicina Rimini questo non succede. I padri eventualmente non vaccinati possono accedere al parto con un tampone e possono comunque accedere al reparto negli orari di visita consenti, sempre con tampone negativo. “Il tampone di accesso alla sala parto – spiegano le coppie – se necessario, viene fatto dall’ospedale ed è addirittura gratuito, non come qui a San Marino dove, nonostante la sanità sia (forse ancora per poco) pubblica era a pagamento per i padri non vaccinati”.

Quindi l’affondo: “Voi, politici e dirigenti che avete il coraggio di prendere queste decisioni, non avete più uno straccio di umanità? Voi, padri che leggete e che avete visto nascere i vostri figli e voi, madri che leggete, che siete state accompagnate dai vostri compagni in quel momento così delicato, ritenete questa misura giusta? Voi, medici che applicate i protocolli, non ritenete questa discriminazione talmente disgustosa da opporvi? Sappiamo che ci saranno persone che, sopraffatte dall’abitudine di giudicare e cercare colpevoli in questa storia, penseranno ‘è giusto così‘”.

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