No al tetto dei 100.000, sì alla revisione degli stipendi senza merito. Pdcs

No al tetto dei 100.000, sì alla revisione degli stipendi senza merito. Pdcs

Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese desidera condividere con la cittadinanza alcune considerazioni riguardanti il referendum sul tetto degli stipendi della pubblica amministrazione e degli enti pubblici a 100.000€ lordi.

Il primo dato che si intende evidenziare è che, al contrario di ciò che si può pensare, questo referendum andrà ad interessare meno di 30 soggetti appartenenti all’Amministrazione Pubblica perché tutti gli altri stipendi sono già al di sotto di questa soglia.

Il secondo dato che il PDCS vuole mettere in luce è che di questi 25-30 soggetti, solo uno fa parte della PA in senso stretto, ossia il Direttore della Funzione Pubblica (o capo del personale), mentre gli altri appartengono ad Enti Pubblici (ISS e Banca Centrale) o al Tribunale Unico dello Stato. Dunque, stiamo parlando di medici, Dirigenti ed Ispettori della Vigilanza delle banche e di magistrati.

Queste due premesse sono necessarie per chiare alla cittadinanza che con questo referendum non si affronta il problema della forbice tra stipendi pubblici e privati, che rimarrà invariata, ma si andrà ad incidere su quelle poche figure di eccellenza che, nella vicina Italia, per la responsabilità dei ruoli che ricoprono hanno retribuzioni paragonabili – o più alte – delle nostre.

Il terzo dato da evidenziare è che la nostra legge prevede già il tetto degli stipendi a 150.000€, e queste 25 posizioni rientrano all’interno di questo valore.

Tenendo in considerazione questi dati, la Democrazia Cristiana ritiene che sostenere questo referendum abbia quattro effetti negativi:

 “alzare un muro” che impedirà l’accesso di medici di eccellenza per la sanità pubblica, e “spalancare una porta” per l’uscita di quelli già presenti verso la vicina Italia;

“mettere a rischio la permanenza” nel nostro Paese di quelle risorse di livello internazionale recentemente reperite per Banca Centrale, per le quali è stata concordata la retribuzione con ampia maggioranza in Consiglio; 

“abbassare la soglia di sicurezza” indicata anche dagli organismi internazionali anticorruzione (GRECO) che indicano in uno stipendio adeguato una maggiore garanzia contro la corruzione, considerando i valori in gioco nel settore bancario; 

“incidere senza una valutazione di merito” sulle retribuzioni dei Giudici, limitandone l’autonomia quale potere dello Stato.

Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese ritiene che ad un Paese competitivo servano uomini e donne di eccellenza, retribuite adeguatamente per l’apporto delle proprie competenze alla cittadinanza.

Per questa ragione e per evitare tutti gli effetti negativi conseguenti a questo referendum, DICE NO AL TETTO DEGLI STIPENDI A 100.000€, impegnandosi, invece, ad un’adeguata azione di revisione delle retribuzioni pubbliche, insieme alle organizzazioni sindacali, con la prossima approvazione del fabbisogno.        

Ricordiamo la serata della Coalizione San Marino Bene Comune prevista per giovedì 5 maggio, alle ore 21.00, presso la Casa del Castello di Serravalle.

L’ufficio stampa del PDCS

San Marino, 5 maggio 2016

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