La doppia iscrizione di una stessa barca non veniva effettuata da Giulio Lolli solo giocando fra i registri navali di San Marino ed Italia, ma anche fra i registri navali di due diversi porti italiani.
Lo si vede chiaramente dall’ultimo – in ordine di tempo – caso scoperto.
Ne riferisce Il Resto del Carlino.
L’inchiesta sulla Rimini yacht registra un altro sequestro alla darsena cittadina. Ieri pomeriggio, i carabinieri di via Destra del Porto e i militari della Capitaneria sono andati a mettere i sigilli a un’altra barca, un Atlantis 53 del valore di quasi due milioni di euro. L’imbarcazione risulta registrata in due porti, quello di Grado e quello di Cesenatico e, come in molti altri casi, ha due ‘padroni’, una finanziaria di Napoli e una di Treviso. Ormai non
si contano più le barche finite sotto sequestro nell’inchiesta che vede protagonista l’ex
presidente della Rimini Yacht, e su cui dovranno darsi ‘battaglia’ decine di società di leasing che ne rivendicano la proprietà.