Il Resto del Carlino titola: Bufera sui giudici / Un’inchiesta ‘imbarazzante’ la
Procura sceglie il silenzio / Sono quattro i magistrati riminesi coinvolti nell’indagine
della Finanza
Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. Un
reato formale, almeno per ora, quello che verrebbe contestato ai 19
giudici italiani che lavorano a San Marino. Dagli inquirenti non esce
una parola, e anche il procuratore della Repubblica di Rimini, Paolo Giovagnoli,
titolare dell’indagine, preferisce il silenzio. Un’inchiesta decisamente ‘imbarazzante’,
nata sull’esposto presentato da una cittadina sammarinese (prima sul Titano e
poi in Italia), dove puntava il dito sulle residenze fittizie dei giudici
italiani in Repubblica, e della conseguente mancata dichiarazione al Fisco dei
guadagni. E per gli investigatori non ci sarebbero molti dubbi sul fatto che i
compensi percepiti sul Titano dai magistrati di casa nostra, dovevano essere
dichiarati in Italia.
L’inchiesta delle Fiamme Gialle è
solo all’inizio, e la Procura di Rimini si sta occupando solo dei quattro
magistrati riminesi. Per gli altri (provenienti da Pesaro, Ancona, Bologna e
Reggio Emilia), è stato fatto uno stralcio, inviato alle procure competenti.
Nel mezzo, ci saranno ‘battaglie’ (già cominciate) sull’interpretazione della
legge, sui conti delle tasse che i magistrati pagano già a San Marino e sulla
residenza che è stata concessa loro sul Titano.
Accadde oggi, pillola di storia sammarinese