Tra San Marino e Italia pace fiscale

Tra San Marino e Italia pace fiscale

Giorgio Costa di Il Sole 24 Ore: Lotta all’evasione. Convegno sulle relazioni bilaterali / La «pace» fiscale rilancia i rapporti Italia-San Marino 

(…) Teatro della definitiva “pacificazione” tra i due Paesi è stato il convegno che si è tenuto ieri sul Titano dal titolo «San Marino-Italia e lo scenario internazionale». Un titolo prudente, dietro al quale si cela un fatto di rilievo: la reciproca constatazione che è finito il tempo della lotta senza quartiere a uno Stato di 27mila abitanti ma fino a qualche fa molto ospitale verso i capitali in fuga dall’Italia. La quale ha risposto con leggi penalizzanti per gli operatori e, nel 1997, con un “assedio” della Guardia di finanza ai confini: «quel mondo è alle spalle e l’accordo apre nuovi scenari», ha chiosato Vieri Ceriani, consigliere per le politiche fiscali del ministro dell’Economia e ad di Sose. Poi sono venuti gli anni del dialogo, le norme internazionali sempre più stringenti sui flussi finanziari e una lotta serrata all’opacità finanziaria. Pian piano San Marino ha fatto cadere il segreto bancario, la possibilità di società anonime e a suon di Trattati (non solo con l’Italia) ha imboccato una strada diversa. Da parte sua l’Italia ha creduto nella svolta e avviato trattative a livello politico e amministrativo. E, come ha sottolineato Casero, ora sosterrà la richiesta di San Marino di un accordo di associazione all’Unione europea che “integra” il Titano (insieme ad Andorra e Monaco) nel mercato dell’Unione (libera circolazione di merci, servizi, capitali, persone) senza partecipare alla vita delle istituzioni e al processo formativo delle norme. Di mezzo c’è stato lo scudo fiscale (che ha sottratto alle finanze del Titano qualcosa come 7 miliardi di depositi “italiani”) e a quel punto, complice anche la crisi economica, la strada era tracciata. (…)

E che di norme certe ci sia bisogno per le imprese, in particolare quelle di media dimensione, lo ha ribadito Stella Raventos-Calvo, in rappresentanza della Confederazione fiscale europea, «specie nel momento in cui, in fatto di tassazione, Ocse e Commissione europea dicono cose diverse in fatto di residenza fiscale». Da parte loro, in ogni modo, Italia e San Marino continuano a collaborare anche a livello amministrativo, in particolare al Tavolo tecnico, come ha sottolineato Ida Valli, direttore dell’ufficio tributario di San Marino; Rossella Orlandi, direttore generale dell’Agenzia delle entrate, da parte sua, ha ribadito, che la cancellazione della black list ha fatto venir meno gli adempimenti aggiuntivi di chi ha rapporti con soggetti sammarinesi mentre lo strumento del ruling potrà evitare la contestazione della “stabile organizzazione”; così come la exit tax risolverà questioni frequenti tra imprese che operano vicino a zone di confine.

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