Corriere Romagna: Famiglia sepolta dai rifiuti. Il marito torna al lavoro, prorogato invece il Tso per la donna. Lo sgombero slitta: la moglie vuole essere presente / Lei recupera nel caos collane e trofei / Spera di riavere la figlia, ma nel frattempo ha potuto rientrare in casa e riprendersi delle cose
RIMINI. Si è mossa con disinvoltura tra i rifiuti che ancora invadono l’appartamento sotto sequestro per recuperare almeno alcuni degli oggetti ai quali dice di tenere di più: collane e monili di famiglia, i trofei sportivi, zaini e vestiti della figlia. La donna, l’accumulatrice seriale sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio e indagata assieme al marito per maltrattamenti familiari, è stata autorizzata dalla procura a recuperare «le cose di valore» prima dello sgombero ordinato dal Comune. Al contrario del marito, però, già dimesso dall’ospedale e tornato al lavoro, lei dovrà ancora restare coattivamente a “curare” il disturbo ossessivo-compulsivo che le è stato diagnosticato: l’incapacità di buttare via qualsiasi cosa, immondizia compresa, al punto di sottrarre spazio vitale a se stessi e ai propri cari. (…)