San Marino. Antonio Fabbri: Ammanchi al parcheggione, condanna per ex dipendente

San Marino. Antonio Fabbri: Ammanchi al parcheggione, condanna per ex dipendente
L’informazione di San Marino: 

Ammanchi al parcheggione, condanna a tre anni e due mesi per ex dipendente / 

Sullo sfondo la convenzione Sinpar e considerazioni di forte biasimo per i mancati controlli perché “tanto paga lo Stato”

Antonio Fabbri  

SAN MARINO. Ammanchi al parcheggione e truffa ai danni della Sinpar e della Gaps, la società statale che gestisce i parcheggi. Per questo è stato condannato l’ex dipendente Sinpar Luciano Ceccatelli, 69enne di Rimini. Sullo sfondo la discussa convenzione del parcheggione e i controlli blandi sugli incassi perché “tanto pagava lo Stato”. La convenzione con la società che gestisce il parcheggione e i posteggi di superficie in tandem con la Gaps, quest’ultima statale appunto, prevede comunque un incasso fisso minimo per la Sinpar che, se non raggiunto dalle entrate dei parcheggi, viene rifuso alla società privata dallo stato.

L’accento sugli scarsi controlli è stato posto anche ieri, in sede di conclusioni, dal Procuratore del Fisco, Roberto Cesarini. Addirittura l’avvocato difensore di Ceccatelli, Piero Venturi, ha affermato che il suo assistito sarebbe un “capro espiatorio”, per nascondere la “totale assenza di controllo in un caos nel quale faceva comodo a tutti che i conti non tornassero e in cui quel denaro mancante è finito dovunque, in tutte le tasche”. Tanto che il legale aveva chiesto di ritrasmettere gli atti all’inquirente perché valutasse eventuali responsabilità dei colleghi di Ceccatelli che nel processo sono stati testimoni

I fatti parlano, tuttavia, di ammanchi consistenti che si verificavano in particolare quando Ceccatelli era presente, mentre quando era assente per ferie o per malattia, se i conti non tornavano era per importi molto più contenuti.

L’imputazione contestava ammanchi complessivi pari a 94.995 euro ai danni di Sinpar e 170.634 euro ai danni della Gaps.

Così l’avvocato Alessandra Bellardini per l’Avvocatura dello Stato e l’avvocato Alfredo Nicolini per Sinpar hanno chiesto la condanna e il risarcimento dei danni. Il Procuratore del Fisco aveva chiesto 3 anni e 2 mesi di prigionia e 5000 euro di multa. Assoluzione, invece richiesta dai difensori Piero Venturi e Guido Saraceni.

Alla fine il giudice Gilberto Felici ha accolto la richiesta del Pf condannando, per truffa aggravata, a 3 anni e 2 mesi di prigionia e al risarcimento del danno per gli per importi sottratti. Assolto per il secondo capo di imputazione – falso in scrittura privata – dichiarato prescritto. Il giudice ha confermato il sequestro conservativo di alcuni immobili “congelati” all’imputato.

La difesa ha già annunciato appello.

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