San Marino. Consiglio Grande e Generale. Seduta pomeridiana del 27 dicembre 2016

San Marino. Consiglio Grande e Generale. Seduta pomeridiana del 27 dicembre 2016

 COMUNICATO STAMPA 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 27-28 DICEMBRE

MARTEDI’ 27 DICEMBRE – POMERIGGIO 

Al termine dei lavori consiliari odierni il programma di Governo viene approvato con 33 voti a favore e 23 contrari. Stesso esito per la votazione della nomina del Congresso di Stato, così composto:  

  • Nicola Renzi, Segretario di Stato agli Affari esteri,  Affari Politici e Giustizia.
  • Guerrino Zanotti, Segretario di Stato agli Affari interni, Funzione pubblica,rapporti con le Giunte, Semplificazione normativa, Affari istituzionali e Delega alla pace;
  • Simone Celli, Segretario di Stato alle Finanze, Bilancio, Poste, Trasporti, Programmazione economica;
  • Andrea Zafferani, Segretario di Stato per l’Industria, Artigianato e Commercio, Lavoro, Cooperazione, Telecomunicazioni;
  • Augusto Michelotti, Segretario di Stato al Territorio e Ambiente, Agricoltura, Turismo, Protezione civile, Rapporti con l’Aaslp, Politiche giovanili;
  • Franco Santi, Segretario di Stato per la Sanità e sicurezza sociale, Pari opportunità, Previdenza e Affari sociali;
  • Marco Podeschi, Segretario di Statoper l’Istruzione, Cultura e Università. Ricerca, Informazione, Sport, Innovazione tecnologica e Rapporti con l’Aass. 

            Si conclude così in prima serata, con un giorno di anticipo, la sessione consiliare dedicata all’insediamento del nuovo congresso di Stato. I sette neo-Segretari di Stato, terminato il dibattito sul programma di governo, la sua votazione e quella della nomina del nuovo governo, procedono quindi al giuramento, seguiti da quello dei consiglieri eletti in loro sostituzione, ovvero: Stefano Spadoni, Alessandro Izzo e Fabrizio Francioni per Ssd, mentre per Repubblica Futura le new entry sono Fabrizio Perotto e Mara Valentini. Infine per Civico10, entrano nei seggi della maggioranza Marica Montemaggi e Monica Zafferani.

Termina quindi nel tardo pomeriggio il dibattito consiliare iniziato in mattinata sul programma di Governo di Adesso.sm. Dalle fila di Adesso.sm, Lorenzo Lonfernini, Rf, esorta la minoranza a non confondere la disponibilità della maggioranza “con una sorta di fuga dalla responsabilità”. Mentre ai suoi alleati suggerisce di dimostrare semplicità e umiltà: “No alle esagerazioni- manda a dire- che distolgono l’attenzione dai veri problemi, ci deve contraddistinguere il rispetto per quest’Aula e le sue prerogative”.  Lancia invece un monito al nuovo governo e alla nuova maggioranza Pasquale Valentini, Pdcs rispetto all’equilibrio fra i poteri. “E’ giusto- fa notare- che non ci siano ingerenze sul sistema giudiziario e di Banca Centrale, ma dobbiamo ancora evitare l’opposto, il pericolo è in entrambe le direzioni”. Sempre dal fronte di Smpt, Dalibor Riccardi, Psd, manifesta le sue preoccupazioni sul programma di governo del primo semestre: “Chi lo ha redatto- puntualizza- non aveva una reale visione della situazione economica del Paese”. Infatti, “Ci sono buoni propositi- sostiene- ma la situazione economica del Paese non permette determinati interventi”.  Replica a Riccardi Marina Lazzarini, Ssd, rassicurandolo: “Faremo di tutto per realizzare il nostro programma e lasceremo un segno importante nella storia del nostro Paese”. Gian Matteo Zeppa, Rete, punta quindi il dito contro la parola più ricorrente da parte dei consiglieri di Adesso.sm, ovvero ‘cambiamento’. “Non è che se una parola viene ripetuta- osserva- il cambiamento sia effettivo, mi auguro che questo cambiamento sia meno pomposo in Aula ma più consistente nei fatti”. Quindi Alessandro Mancini, Ps risponde all’invito alla collaborazione: “Le opposizioni non si sottraggono al confronto- assicura- sui grandi temi ci saremo e cercheremo di dare il nostro contributo”. Ma “oggi- prosegue- siete voi che dovete governare e dovete assumervi le responsabilità della guida del Paese e vi giudicheremo su quello che fate e che non fate”. Sulla stessa linea Marco Gatti, Pdcs: “Ho sentito parlare tanto di metodo, condivisione- osserva- ma poi alla fine bisogna decidere e pensare di avere tutti d’accordo al 100% è da illusi”. Infine, dalla maggioranza, Mimma Zavoli, C10, bacchetta i democristiani: “Qualcuno dalla Dc indica come urgenti cose che proprio il suo governo, passato, non ha fatto”.

Prima di chiudere i lavori l’Aula completa una serie di nomine, come da Ordine del giorno: la nomina dei Sindaci d Governo (Michele Muratori, Ssd, e Stefano Palmieri, Rf); la nomina del Consiglio dei XII (Tony Margiotta, Michele Muratori e Angelo della Valle per Ssd, Mimma Zavoli e Matteo Ciacci per C10, Matteo Fiorini e Nicola Selva per Rf, Alessandro Mancini per il Ps, Oscar Mina e Massimo Andrea Ugolini per il Pdcs, Iro Belluzzi per il Psd, Matteo Zeppa per Rete); la nomina del Magistero di Sant’Agata (Anna Lea Benvenuti per il Psd, Mauro Busignani per C10, Lucio Leopoldo Daniele per il Pdcs, Francesco Nanni per Rete, Augusto Masi per Rf); infine la nomina della delegazione consiliare per l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Vanessa d’Ambrosio per Ssd, Marco Gatti per il Pdcs, Roger Zavoli per Rf, Marco Nicolini per Rete). 

Di seguito un estratto degli interventi della seduta pomeridiana. 

Comma 2. Presentazione, discussione e approvazione del Programma di Governo per la XXIX Legislatura e nomina del Congresso di Stato/ Programma approvato con 33 voti a favore e 23 contrari. Nomina del Congresso di Stato approvato con 33 voti a favore e 23 contrari. 

Lorenzo Lonfernini, Rf Mi rivolgo a tutta l’Aula, in particolare alla mia coalizione. Dobbiamo dimostrare semplicità e umiltà. No alle esagerazioni, che distolgono l’attenzione dai veri problemi. Ci deve contraddistinguere il rispetto per quest’Aula e le sue prerogative. Esorto tutti a non confondere la disponibilità della maggioranza con una sorta di fuga dalla responsabilità. Sappiamo molto bene cosa vogliamo fare e da dove cominciare. I meccanismi della legge elettorale hanno creato una situazione inedita per il Paese, che va affrontata con un metodo inedito e coinvolgente. Ci assumeremo appieno le nostre responsabilità. Ci attende una stagione di riforme e trattative sul piano internazionale. Non sarà facile. Viviamo un paradosso: siamo un micro-Stato mega-burocratico. Serve una road map di fronte alle difficoltà del sistema bancario e finanziario, che va messo in sicurezza. Ciò comporterà delle ricadute sociali che non possono riguardare solo le fasce deboli della società. Ci sono cittadini che hanno pagato un caro prezzo, altri che non lo hanno fatto, non si sono quasi accorti della crisi. Basta con le sacche di privilegio, sono inaccettabili. 

Pasquale Valentini, Pdcs Il programma i cittadini lo hanno votato. E’ quasi superfluo pensare che il Consiglio lo possa modificare. Ci troviamo a dovere affrontare un programma fatto di intenzioni. Sarebbe sbagliato fare un processo alle intenzioni. I programmi sembrano sempre inserirsi in una realtà che non esiste. Sembra si sia sempre all’anno zero. Chi si trova a governare eredita invece una situazione, con aspetti positivi e negativi. Attuare i programmi con realismo e aderenza alle esigenze che la realtà manifesta è la vera sfida. Buona parte del programma fa riferimento a iniziative che richiedono risorse finanziarie e umane. Come affrontare le esigenze di liquidità? Dove reperire le risorse? Dove tagliarle? Sul fronte della Pa siamo agli ultimi atti di una riforma avviata anni fa. Si parla della funzione direttiva e si dice come elemento fondante che i dirigenti dovranno passare per concorso pubblico, ci saranno incarichi di 3 anni, rinnovabili per altri 3. Vi pare possibile che persone altamente competenti vengano per 3 o 6 anni, e poi vengano mandate via? L’accordo di associazione con l’Ue è fondamentale. Parlo infine dell’equilibrio fra i poteri. Se non lo metteremo a posto ci troveremo in difficoltà. E’ giusto che non ci siano ingerenze sul sistema giudiziario e di Banca Centrale. Ma dobbiamo ancora evitare l’opposto. Il pericolo è in entrambe le direzioni. Mi piacerebbe parlare di quanto ha pesato questa situazione, dell’ingerenza del sistema giudiziario o di Banca centrale, nei cambiamenti che avvengono nella nostra società e nella politica.

Denise Bronzetti, Ps Ho notato agitazione nella parte finale dell’intervento di Valentini. Il sistema partitico ha segnato il passo in riferimento a certi modi di fare e vivere la politica. E’ altresì vero che qualcuno confonde il ruolo fra la passata maggioranza e quella di oggi. L’ho riscontrato nell’intervento di Palmieri, che non vuole polemizzare con la passata legislatura, e forse quindi con se stesso. E’ giusto dare il tempo al nuovo governo di operare, ma è anche vero che se avete puntato sui primi sei mesi di governo, questo lasso di tempo non può trasformarsi in un anno. Altrimenti si tradisce la fiducia degli elettori. Come ha ammesso Celli, il Paese è diviso in 3 tronconi. C’è disponibilità a confrontarsi sui grandi temi. Ma occorre essere onesti e bisogna dichiarare alla maggioranza che ognuno ha il proprio ruolo, l’opposizione sarà opposizione. Noi vigileremo affinché il programma di governo sia attuato. Le scadenze sono comprese e andranno rispettate.

Emmanuel Gasperoni, Rf Oggi è il momento del cambio di passo, del fare, del cambio di metodo. Nella scorsa sessione si è detto che per molti era il primo giorno di scuola. E’ vero, ma ritengo l’immagine ingenerosa. Altri, rivolgendosi ai nuovi, esprimevano preoccupazioni rispetto al nostro essere liberi dai vecchi politici. Assicuro: siamo teste pensanti, capaci di discriminare e scegliere. Lo scopo di tutti deve essere fare uscire la Repubblica dal pericolo delle secche in cui si trova arenata. I nostri capisaldi devono essere: istruzione, giustizia e sanità. Il personale medico e sanitario va affrancato dalla burocrazia. Serve un processo di sburocratizzazione che deve diventare fattivo. Penso alla digitalizzazione dei referti. Allo snellimento del comparto amministrativo. Alla visualizzazione on-line degli atti del Comitato esecutivo.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs Sul riequilibrio dei conti pubblici tanto nella scorsa legislatura è stato fatto. Nella passata finanziaria un emendamento cassò la tassa sui servizi. Sulle nuove entrate come vogliamo fare per mantenere questo welfare? Come avere entrate senza tassare i cittadini? Si è parlato di residenze in ottica di sviluppo. C’è una legge attuativa che prevede già casistiche. E’ una tematica che va ripresa. Sul sistema bancario e finanziario è fondamentale garantire stabilità. Ben venga la Centrale rischi. Siamo a 5 istituti di credito. Dimensionarli ancora credo possa determinare una messa a rischio di tanti posti di lavoro. Su Cassa di risparmio ricordo che nella passata legislatura le priorità erano la ricapitalizzazione e il recupero dei crediti Delta. Unire le deleghe al turismo e al territorio è quasi un azzardo. 

Dalibor Riccardi, Psd Il programma di governo del primo semestre mi ha preoccupato. Chi ha redatto il programma di governo non aveva una reale visione della situazione economica del Paese. Ci sono buoni propositi, ma la situazione economica del Paese non permette determinati interventi. Avete detto che lo farete con 7 segreterie, è da presuntuosi. Sono preoccupato. Da domani non varranno più gli slogan. Chi domani inizia l’esperienza di governo non ha esperienza. Nel primo semestre sarà difficile realizzare quanto indicato nella vostra visione. Questa diventerà la coalizione delle promesse disattese. E’ un rischio presente. Fra qualche mese la gente vi renderà conto di quanto avete scritto. Poi si rischia, perché aumenta la pressione, il caos. Quali sono le vostre proposte in termini di sviluppo economico? Auspico una riforma del regolamento consiliare, non servono i sermoni di 20 minuti.

Grazia Zafferani, Rete Questo governo ha una grande responsabilità, le linee che dovrà intraprendere dovranno essere risolutive nell’immediato. Per iniziare ad attuare il proprio programma, questo governo deve essere consapevole che senza aiuto delle altre forze politiche e dalle associazioni di categoria e sociali difficilmente riuscirà ad essere equo. Positivi gli auspici di coinvolgimento, speriamo non restino parole di facciata. Anche il governo precedente ha “condiviso” con tavoli e tavoli, ma il coinvolgimento era una mera presa d’atto. Prima ancora di parlare di rilancio economico e sociale del Paese è bene fare un’altra riflessione sulle vicende giudiziarie in atto. Invito ad essere attenti e vigili sul coinvolgimento di colletti bianchi dentro la Pa e nel settore bancario, coinvolgimenti che hanno ostacolato sistemi di controllo e tutele nelle istituzioni. E’ assolutamente necessario evitare l’amnesia di questi metodi clientelari e mafiosi, anzi bisogna rafforzare le sanzioni per ricordare che abusi di poteri sono i maggiori responsabili della situazione in cui versa il Paese. 

Vanessa d’Ambrosio, Ssd

Vogliamo rilanciare lo sviluppo del Paese e lo vogliamo portare in Europa a testa alta, vogliamo che i nostri giovani possano avere uguali possibilità di formazioni di ogni cittadino europeo e che non siano costretti ad emigrare per realizzare i propri progetti. Come Ssd siamo molto soddisfatti del risultato elettorale e per avere costruito un progetto di costruzione della casa della sinistra sammarinese che non si pieghi alla sudditanza psicologica e ai personalismi. La maggioranza metterà ogni singola competenza al servizio del lavoro dei segretari di Stato, non esistono posizioni di rendita, renderemo concrete le promesse indicate, i segretari di Stato hanno competenze ed energie, li voglio ringraziare per aver accettato un compito in salita e averlo fatto con una serietà d’animo che ammiro. 

Gian Matteo Zeppa, Rete

La situazione è estremamente in equilibrio precario. Ho sentito interventi da parte di chi ha detenuto il potere fino a qualche giorno fa e ora critica se stesso. Faccio fatica ancora a sentire gli interventi del gruppo Pdcs, inevitabilmente ricadono in alcuni lapsus, dimenticandosi di essere stati loro a fare le leggi da ‘Rovereta’ in poi. Poi ho sentito il mantra di Adesso.sm, ovvero la parola ‘cambiamento’. Non è che se una parola viene ripetuta il cambiamento sia effettivo. Mi auguro che questo cambiamento sia meno pomposo in Aula ma più consistente nei fatti. Difficile crederci visto che due segretari di Stato che saranno nominati facevano parte di Bene comune, la maggioranza precedente. Sappiamo tutti chi sono Nicola Renzi e Guerrino Zanotti. Qualcuno poi mi spiegherà la decisione di designare come segretari di Stato due persone che lavorano in Banca centrale, visto che si è sempre ripetuto il grandissimo rispetto verso Bcsm. Poi si parla di internazionalizzazione ed Europa. Non diciamoci frescacce in Consiglio, l’Europa non è bella e non è un obbligo entrare in quel contesto. Ma è stato spacciato in modo sordido che l’Europa è un punto qualificante per San Marino sia dall’attuale che dalla precedente maggioranza. Abbiamo poi tutto questo bisogno di attrarre investimenti senza salvaguardare le attività nel territorio? A riguardo nel vostro programma non c’è nulla. Poi Zafferani parla di discrezionalità della Commissione esteri nel dare residenze. Se quella commissione è discrezionale allora lo sono tutte. Varrebbe la pena abolirle tutte. Non piace neanche  a me l’accorpamento delle deleghe del Territorio e del Turismo e perché sia stata data la delega della Giustizia agli Esteri. Dovreste spiegarle queste cose. Non capisco neanche la querelle tra segretario uscente Lonfernini e il suo successore, è stato un brutto siparietto. Non ho paura come diceva consigliere Riccardi, noi siamo qui, siamo sempre stati all’opposizione, la nostra linea non cambierà. Mi auguro ci sia la riscoperta del diritto sociale e delle persone e che venga dato via libera alle istanze per la depenalizzazione dell’aborto e sui diritti civili, adesso non avete più la Dc in maggioranza e potete farlo. 

Marina Lazzarini, Ssd

Rassicuro il consigliere Riccardi che era molto preoccupato, faremo di tutto per realizzare il nostro programma. Lasceremo un segno importante nella storia del nostro Paese. 

Francesco Mussoni, Pdcs

Credo sia giusto rendere l’onore delle armi. Nel dibattito già la maggioranza e il nuovo governo hanno lanciato dei messaggi. Sento un messaggio di dialogo con l’opposizione e credo sia importante nel metodo e anche necessario. Abbiamo una maggioranza che al primo turno aveva il 32% di consensi come coalizione ed è importante il messaggio di dialogo. Altro punto sono le 7 segreterie di Stato. Sono sette segreterie e sette staff o sette segreterie e dieci staff, come ho sentito dire? Lo chiedo perché, in questo ultimo caso, la questione del risparmio mi sembra una questione di lana caprina. La composizione del governo, ci sono due figure che arrivano da Banca centrale, può essere un elemento qualificante ma anche connotante, vi è un pensionato, tre funzionari della Pa e un addetto del settore privato, il segretario per le Finanze. Vi sono due membri di governo che arrivano dalla precedente coalizione di governo, quindi la parola rottura e rinnovamento mi pare averle sentite meno che in campagna elettorale. Auspico che dagli slogan si passi ai fatti. Auguro in bocca al lupo nuovo governo e alla nuova maggioranza, perché la situazione non sarà delle più semplici. Ho sentito un dibattito abbastanza fiacco, può essere che la pacatezza sia necessaria per la delicatezza delle questioni in campo. 

Gian Carlo Venturini, Pdcs Oggi la gente chiede alle forze politiche grande senso di responsabilità per dare risposte rapide ai problemi del Paese. Spetta ora voi dare le risposte più adeguate, dovrete risolvere il problema più sentito dai cittadini,quello della mancanza di lavoro, dovrete dare risposte sentite in campagna elettorale su Smac e Iva, dovrete procedere ad un aggiornamento del sistema fiscale, tenendo conto delle nostre peculiarità. Attenzione deve essere posta al processo di integrazione europea tutt’ora in corso. La nuova maggioranza ha ora il diritto e dovere di governare questo Paese, come pure il dovere di dire a questo Consiglio che soluzioni ha, con quali tempi e risorse, deve passare alla soluzione dei problemi. Giudicheremo questa maggioranza e questo governo dai fatti, vedremo se il cambiamento troverà concretezza. Da parte nostra, faremo opposizione severa e attenta alle esigenze dei cittadini. 

Elena Tonnini, Rete

Tutti i programmi contengono elementi condivisibili, poiché dipingono la San Marino che vorremmo. Ho apprezzato dal dibattito chi dalla nuova maggioranza ha mantenuto toni morbidi, parlando di rispetto e modestia. Da altri membri di maggioranza invece ho sentito toni trionfalistici. Questo è il momento di iniziare a risolvere i problemi. Questa legislatura è chiamata a costruire un nuovo modello di sviluppo del Paese e non solo insieme alle opposizioni e alle categorie, ma insieme alla cittadinanza. Non concordo con Renzi che dice che il confronto rischia di essere antitetico con la possibilità di fare le cose. Se il confronto è reale non è mai un rallentamento ma un arricchimento delle proprie posizioni.

Ci sono scelte che non possono prescindere dal contesto nazionale: per risolvere i problemi del sistema finanziario ci si riferisce a Fmi o Bce, affermando di voler recepire tutto quello che ci viene detto. Al contrario occorre valutare qual è il costo per il nostro Paese nel far proprie indicazioni che, se assorbite in modo acritico, possono determinare danni enormi. Non possiamo rinunciare ad un ruolo attivo.

Sulle politiche antispreco nella Pa ci troverete d’accordo, ma non sosterremo nessuna riduzione dei servizi e interventi spot impattanti sulle famiglie, interventi di austerity che l’Fmi porta come ricetta in tutti gli Stati. Nessuna politica di sviluppo può poi avere risultati duraturi se con gli investitori privati tratteranno i segretari di Stato. Questo nuovo governo anziché scegliere linea coraggiosa sul tema del bilancio, opta per forti elementi di continuità  e su questo vigileremo. Valuteremo nel merito ogni proposta che ci verrà fatta e non mancheremo di sottolineare le contraddizioni. Perché se si parla di autonomia di Bcsm, i vertici non rispettano la legge sulla soglia dei loro stipendi? Intanto buon lavoro a nuovo governo. 

Alessandro Mancini, Ps

Il mio intervento sarà breve perché mi aspettavo un dibattito più articolato e dai futuri segretari mi aspettavo interventi con indirizzi più precisi.

Mi sembra ancora di essere in campagna elettorale,  sento ancora gli slogan, quando invece la necessità di interventi doveva portare riflessioni diverse. Sappiamo della necessità di riforme, mi sarebbe piaciuto sentire risposte sullo sviluppo. Si è rimasti a livello di enunciazione anche slu sistema bancario. Le intenzioni sono buone ma valuteremo i fatti. Una buona parte di questa nuova maggioranza e governo comunque in questi anni ha avuto responsabilità di governo e poteva incidere ma non l’ha fatto. Perciò permettetevi dei dubbi su quello che potrà realizzare nei prossimi mesi. I numeri delle nostre finanze sono chiari a tutti, vorrei ringraziare il segretario Capicchioni che in questi mesi ha cercato di mettere a disposizione dei gruppi consiliari tutti i documenti, sia di maggioranza che opposizione, quindi questo slogan dell’operazione verità mi sa ancora da campagna elettorale e come alibi per prendere tempo sul da farsi. Quello che manca è la capacità di azione. Sette segreterie di Stato sono state un bello slogan in campagna  elettorale, comporterà grandi sacrifici, vedremo se sarà una scelta efficace e no. Posso solo augurarvi buon lavoro nell’interesse del Paese. Sulla collaborazione con l’opposizione: le opposizioni non si sottraggono al confronto, sui grandi temi ci saremo e cercheremo di dare il nostro contributo. Ma oggi siete voi che dovete governare e dovete assumervi le responsabilità in toto della guida del Paese e vi giudicheremo su quello che fate e che non fate. 

Marco Gatti, Pdcs

Ho ascoltato finora un dibattito molto deludente. Mi sarei aspettato degli interventi dei futuri segretari che tracciassero una linea chiara che parte dalle politiche di bilancio. Ho sentito parlare invece in generale dei problemi, sulle pensioni per esempio. C’è invece una scelta politica da fare sullo sbilancio dei fondi, li manteniamo così in attesa della riforma o manteniamo gli stanziamenti? Poi sugli investimenti infrastrutturali, in questi anni abbiamo creato le condizioni per fare investimenti e spalmato 10 mln di euro per ogni anno per fare investimenti. Non ho sentito interventi per dire ‘noi nel 2017 faremo questo perché i soldi ci sono’. Credo che il centro storico qualcosa si aspetti e sarebbe stato importante dare indirizzi così come sul Prg in generale. Ho invece sentito parlare da parte di C10 del reddito di cittadinanza, bene, ma dove li prendiamo i fondi necessari?  Oggi abbiamo raggiunto un buon equilibrio fiscale e se l’andiamo a incrementare, non facciamo un buon servizio al Paese. Ho sentito che le segreterie di Stato non dovranno più fare accordi per lo sviluppo economico, quindi penso sulla mobilità o sull’assunzione dei frontalieri, ma non so a cosa ci si riferisca. Se poi si toglie completamente il nulla osta del congresso in un settore come l’energia, per esempio, domani tutti possono andare ad aprire una società in questo settore. Mi sembra che negli ultimi anni non ci siano stati tutti questi problemi di concessioni. Il problema è invece di individuare scelte legislative e di indirizzo politico che devono aiutare a fare impresa in maniera più snella.

Ho sentito parlare tanto di metodo, condivisione, tutto bene, ma poi alla fine bisogna decidere e pensare di avere tutti d’accordo al 100% è da illusi. Questo non esiste, ogni scelta avrà chi non la condivide e qui maggioranza e governo dovranno dimostrare la loro capacità. Mi sarei aspettato interventi da parte segretari di Stato più incisivi sulle loro competenze, sulle cose da portare a casa nei primi due anni. 

Mimma Zavoli, C10 Il confronto e il cambiamento di metodo diventeranno elementi di concretezza, faranno la differenza rispetto a quanto avvenuto fino ad adesso. Abbiamo registrato molto entusiasmo in alcuni cittadini con i quali abbiamo parlato. Qualche consigliere di minoranza ha chiesto immediate risposte. Noi le abbiamo attese per anni. Questo governo non è ancora insediato. Il programma parla chiaro e non sarà un libro dei sogni. Dico a Gatti: stia tranquillo, le risposte le avrà in pochissimo tempo. Qualcuno dalla Dc indica come urgenti cose che proprio il suo governo, passato, non ha fatto. La maggioranza prenderà delle decisioni assumendosi le sue responsabilità. La Pa deve ritrovare se stessa, si deve sganciare dalle influenze non positive di certa politica. Il mio auspicio all’Aula: non dobbiamo avere paura, sogniamo in maniera concreta. 

Roberto Ciavatta, Rete Ho sentito parlare, e ciò mi preoccupa, di richiesta di interventi meno prolissi. Questa però è la democrazia, che ha i suoi tempi. La democrazia non è mercato, è confronto. Serve il rispetto delle voci della maggioranza e delle opposizioni. Noi non dobbiamo fare veloce, dobbiamo fare un buon lavoro. Dare delle buone leggi, discusse, approfondite. Ciò richiede tempo. Il cambiamento di cui parla Giorgetti non è radicale. Il reddito minimo garantito a noi piace molto, ma va calato nella realtà sammarinese. Vanno forse rivisti tutti gli ammortizzatori sociali. Ciò richiederebbe una riforma radicale, quindi non la farete. Voi farete un sussidio di disoccupazione, un piccolo passo. Avete proposto la Reggenza di garanzia, ma a patto che non vada a presidiare più il Congresso di Stato. E’ un passo avanti, ma non un cambiamento radicale. E’ una piccola modifica. Gatti dice che in alcuni settori è importante il potere concessorio. Non concordo. Nei prossimi giorni presenteremo delle interpellanze su elementi di attualità, penso alla questione di Poletti. Il figlio del ministro ha un sito che tratta di politica e attualità sammarinesi. Noi non volevamo sederci al tavolo con Ap, Upr e alcuni ex socialisti che grandi responsabilità hanno avuto nel Partito socialista, ecco perché non abbiamo voluto fare parte di Adesso.sm. Le persone e i gruppi che potevano essere un freno al cambiamento hanno ruoli centrali nella coalizione. Chi ha sempre avuto un padrone difficilmente va avanti senza un padrone, magari lo cambia. I video di Carrirolo facevano vedere dei politici, uno dei quali diventerà segretario di Stato, che barattavano ruoli nella diplomazia sammarinese in cambio di un centinaio di voti. Ciò è politicamente rilevante. 

Nicola Selva, Rf Ho ascoltato in questi giorni commenti fuorvianti sulla legge elettorale. Ricordo che è stata usata in altre elezioni. Sta garantendo gli obiettivi prefissati: la stabilità e il favorire le aggregazioni politiche. Nella legislatura appena iniziata si sono ridotti i gruppi consiliari, adesso sono otto. Qualcuno dice che la legge non funziona, forse perché ha perso le elezioni. Ora i sammarinesi ci chiedono di governare, dobbiamo dargli le risposte che aspettano. Serve coraggio. Il nostro progetto parte dalla trasparenza dell’attività di governo. Gli atti del Congresso di Stato saranno pubblici, attraverso la rete. Il territorio va gestito in maniera moderna, mi spiace sentire chi dice che non gli piace un segretario che faceva parte di un’associazione per l’ambiente. Sul turismo, dobbiamo riportare i turisti a San Marino. Vogliamo vederci chiaro sullo stato dei conti pubblici, il sistema bancario va messo in sicurezza. Alcune nomine, vedi Carisp, vanno riviste. Dovremo rivedere la Smac card, che così non funziona. Dobbiamo rivedere il comitato esecutivo dell’Iss.

Alessandro Cardelli, Pdcs La maggioranza chiede condivisione all’opposizione. Noi non ci tireremo indietro. Siamo il primo gruppo di opposizione, al primo turno la nostra coalizione aveva il 42%. Abbiamo responsabilità verso i nostri elettori. Ho sentito richieste di condivisione ma ho sentito parlare poco di progetti. Ho sentito parlare poco di lavoro. Al Paese serve una ripresa economica, una ripartenza. Non vedo alcun cambiamento radicale. Celli parla di riforma delle imposte indirette. Chiedo: come? Nella scorsa legislatura Ap e Ssd avevano determinate posizioni. Come attuerete la riforma? Il Paese deve rimanere concorrenziale. Non vedo unità d’intenti nella maggioranza. Celli dice che eliminerà il raddoppio del contributo ai partiti in caso di elezioni, ma sembra che gli staff delle segreterie rimangano dieci. Banca centrale deve riacquisire la fiducia dei sammarinesi, le scelte fondamentali vanno condivise con la politica, che fornisce l’indirizzo. Dobbiamo evitare di mettere il nostro sistema finanziario nelle mani di organismi sovranazionali. ll tema della Smac card è stato solo toccato: in campagna elettorale nella coalizione Adesso.sm c’erano posizioni differenti. Quali sono le scelte che farete? Noi avevamo previsto la riduzione di tempi e oneri gestionali nel programma di governo. Come gestirete la questione degli Npl? Come soluzione noi avevamo proposto la vendita di immobili ai non residenti. Cassa di risparmio deve rimanere pubblica, dev’essere la banca dei sammarinesi. Non ho sentito parlare di accordi con l’Italia, penso per esempio all’aeroporto, che potrebbe diventare scalo commerciale. Non ci sono le risorse per il reddito di cittadinanza. 

Giuseppe Morganti, Ssd Il sistema elettorale fornisce una soluzione a un problema che la politica non riesce a risolvere. Il sistema proporzionale puro porta a fare scelte sulla testa dei cittadini. L’elettorato vuole meno sigle, meno partiti, meno coalizioni. La maggioranza dovrà tenere conto con attenzione del punto di vista dei rappresentanti delle opposizioni. Il ragionamento si sposa con la questione del metodo, premessa del programma di governo. Le decisioni rilevanti saranno prese dopo un confronto approfondito con le opposizioni, le parti sociali, i cittadini. Il governo uscente ha provato a risolvere gli effetti delle scelte precedenti. Parlare di trasparenza negli anni 90 significava essere tacciati di fare terrorismo contro l’economia del Paese. La sfida dello sviluppo è complessa. Va portata a compimento una piccola rivoluzione, quella della Pa, che deve abbandonare la proprio autoreferenzialità per mettersi al servizio del Paese. L’apparato legislativo è sovrabbondante. La Pa deve diventare amica, un motore potentissimo per lo sviluppo economico e sociale. Questa è una priorità fra tante.  

 San Marino, 27 DICEMBRE 2016/02

 

 

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