Elena Falconi, Operatrice Socio Sanitaria (OSS) torna sulla notizia diffusa questa mattina da L’informazione di San Marino, con cui tramite un articolo-inchiesta di Giovanni Maria Zonzini, pubblicato sul sito “www.super. sm”, si porta alla luce la piaga del lavoro nero diffusa tra lavoratrici impegnate nell’assistenza a persone anziane.
Sono Elena Falconi, Operatrice Socio Sanitaria (OSS) diplomata. A partire dal maggio 2015 ho deciso, per prima, di aprire un Codice Operatore Economico per offrire la mia assistenza alle persone anziane, che sono le nostre mamme e i nostri papà. Al 31/12/2016 la mia licenza non è più attiva: ho dovuto capitolare a causa della concorrenza sleale di numerose altre signore, per lo più senza alcuna qualifica, che prestano assistenza completamente in nero. Io, insieme alla mia collega, ho in quest’ultimo anno tentato di combattere questo fenomeno, rivolgendomi a tutti gli uffici e istituzioni competenti, ma senza nessun risultato: pur essendo soltanto in due nella lista ufficiale (e dunque in regola per prestare assistenza), non abbiamo quasi mai ricevuto chiamate da utenti ricoverati presso l’Ospedale di Stato. Questo perché il mercato è attualmente controllato dal lavoro nero e da forme di caporalato. Fortunatamente, la notizia è recentemente approdata agli onori delle cronache, grazie all’inchiesta del media online SUPER.sm firmata da Giovanni Maria Zonzini e ripresa il giorno successiva dal quotidiano l’Informazione di San Marino. Aver reso finalmente pubblico questo increscioso fenomeno, farà prendere alla politica e a tutti gli uffici competenti ogni misura necessaria a stroncare definitivamente questo fenomeno, o almeno è quello che noi – operatori regolari del settore – auspichiamo con forza.
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