San Marino. Segantini, ritorno alla natura. La grande pittura arriva al cinema Concordia

San Marino. Segantini, ritorno alla natura. La grande pittura arriva al cinema Concordia

SAN MARINO. A due anni dalla mostra milanese di Palazzo Reale, che ha celebrato l’impressionante bellezza della sua opera troppo a lungo trascurata raccogliendo oltre 200 mila visitatori in 4 mesi, ora sarà il grande schermo ad omaggiare uno dei pittori più importanti dell’Ottocento italiano, in perenne oscillazione tra divisionismo e simbolismo. Dopo essersi aggiudicato il Premio del pubblico della sezione arte all’ultimo Biografilm Festival di Bologna arriva al cinema Concordia un nuovo appuntamento con “La grande arte al cinema”: oggi, martedì 17 gennaio, alle ore 17.30 e 21, sullo schermo ‘Segantini, ritorno alla natura‘, diretto da Francesco Fei, con Gioconda Segantini, Annie-Paule Quinsac, Franco Marrocco, Romano Turrini e con la partecipazione speciale di Filippo Timi.

Il docu-film

Offrirà la possibilità di scoprire la storia singolare e straordinaria di Giovanni Segantini e della sua innata capacità di sentire la natura come fonte d’ispirazione artistica e spirituale guidandoci attraverso opere come ‘La Ragazza che fa la calza della Kunsthaus di Zurigo’, ‘Le due madri’, ‘L’amore alla fonte della vita’ e ‘L’Angelo della Vita’ della Galleria d’Arte Moderna di Milano, ‘Mezzogiorno sulle Alpi’ e il celebre ‘Trittico della Natura’ custodito a St. Moritz. Il documentario restituirà il ritratto di un uomo complesso, ricostruendo gli scenari della sua vita, mostrandone le opere, i colori e le scelte artistiche e interrogandosi su pensieri e ricordi di chi ha conosciuto e studiato a fondo il pittore trentino. L’interpretazione di Filippo Timi, che dà voce e volto a Segantini in alcune ricostruzioni storiche realizzate appositamente per questo film, mostrerà l’intensità delle lettere autografe del pittore e del suo sentire. Tra gli interventi d’eccezione, anche quello della nipote Gioconda Segantini, di Annie-Paul Quinsac, massima esperta dell’arte segantiniana, di Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Brera e di Romano Turrini, storico di Arco.

Segantini: uno dei pittori più autentici dell’Ottocento italiano

Nato ad Arco di Trento, di umili origini e con un tortuoso percorso di vita, Segantini riuscirà a diventare uno dei pittori più autentici dell’Ottocento italiano, pur spegnendosi ad appena 41 anni. Attraverso le strade, i borghi, le valli e i paesaggi alpini che segnarono l’opera e l’anima di un artista capace di colpire anche Vasilij Kandinskij (che confrontandolo con Rossetti e Böcklin, disse che Segantini, pur sembrando il più materiale dei tre, “adottò forme naturali definite, elaborate fin nei minimi particolari e (…) seppe creare figure astratte. Per questo, forse, è interiormente il meno materiale”

 

 

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