San Marino. Roberto Giorgetti: nessun avviso di garanzia da parte del Tribunale sammarinese

San Marino. Roberto Giorgetti: nessun avviso di garanzia da parte del Tribunale sammarinese

SAN MARINO Roberto Giorgetti in una nota inviata tramite Repubblica Futura, di cui è capogruppo smentisce di aver ricevuto avviso di garanzia da parte del Tribunale sammarinese e si riserva ‘ogni più opportuna iniziativa, anche legale’, dopo le dovute verifiche.

La notizia è stata diffusa sulla base di un comunicato dell’avvocato Alessandra Greco.

In relazione alla notizia apparsa in data odierna, diffusa da diversi organi di informazione e così intitolata: Roberto Giorgetti (Repubblica Futura) querelato da ex membri del CdA della Cassa di Risparmio, a tutela della mia onorabilità e per dovere di verità, comunico e rappresento di non aver ricevuto avviso di garanzia da parte del Tribunale sammarinese in ordine ad una querela asseritamene presentata nei miei confronti da chicchessia e tantomeno da ex membri del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. Egualmente a tutela della mia personale onorabilità oltre che della onorabilità della Rappresentanza Consigliare- Repubblica Futura, di cui sono Capogruppo e che è a me associata nella notizia riportata, rappresento d’aver incaricato oggi stesso di verificare l’esistenza di querela a mio carico e/o di iscrizione nel registro delle notizie di reato egualmente a mio carico così, come riportata nella notizia divulgata a mezzo stampa, presso il Tribunale Unico della Repubblica di San Marino. All’esito della suddetta verifica sortiranno le doverose iniziative volte alla tutela dell’onorabilità per la diffusione di notizia falsa ovvero di eventuale divulgazione di notizie assoggettate a riservatezza o comunque segretezza. 

Leggi il comunicato

 

AGGIORNAMENTO delle h22

In riferimento a quanto sopra si legge su San Marino RTV:

L’avvocato Alessandra Greco precisa che “la citazione in giudizio di Roberto Giorgetti non ha valenza penale, ma si tratta di una azione risarcitoria civile chiesta da alcuni ex membri del Cda di Cassa di Risparmio per dichiarazioni da essi ritenute diffamatorie”.

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