RIMINI. Sotto la minaccia di un coltello e di un collo di bottiglia rotto, ieri sera due uomini di origine nordafricana hanno avvicinato un giovane studente di Trento, di origini marocchina, nei pressi della Stazione ferroviaria minacciandolo per farsi consegnare il cellulare. Il giovane terrorizzato ha subito chiesto aiuto alla pattuglie dell’Esercito Italiano, in servizio presso la Stazione, segnalando la presenza sul posto di uno dei due aggressori che si dirigeva verso di lui con fare minaccioso.
È intervenuto il personale della Polizia Ferroviaria che ha subito rintracciato e bloccato l’uomo. Questi si è opposto andando in escandescenza e cercando di colpire più volte i poliziotti. L’arrivo della pattuglia ippomontata e della volante permetteva di bloccare anche il secondo aggressore che si stava allontanando in compagnia di una 24enne. I due hanno subito reagito violentemente al controllo scagliandosi con pugni e calci contro gli operatori di Polizia e proferendo frasi ingiuriose. In particolare la donna ha cercato di mettersi in mezzo tra gli operatori di polizia e l’amico per agevolarne la fuga: non riuscendoci si scagliava contro l’autovettura colpendola con violenti calci ammaccandola. È stato necessario l’uso dello spray in dotazione, per bloccare e immobilizzare i due che sono stati messi in sicurezza e accompagnati in Questura. Dopo gli accertamenti di rito, i due uomini venivano tratti in arresto per il reato di rapina aggravata e lesioni, resistenza e minacce a P.U. mentre la donna veniva arrestata per lesioni e resistenza a P.U., danneggiamento aggravato e favoreggiamento.