L’informazione di San Marino: Necessario contenimento del 25% del consumo idrico, ma anche dopo l’ordinanza la situazione non è cambiata / Allarme acqua, nonostante i divieti il consumo non cala
SAN MARINO. Nonostante l’ordinanza del 26 giugno che vieta di utilizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per innaffiare prati, orti e giardini, lavare piazzali, scale e strade private, riempire piscine, riversare acqua in cisterne e pozzi e lavare privatamente veicoli, giunta a pochi giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza idrica da parte dell’Azienda di Stato per i Servizi Pubblici, bisogna constatare che poco o nulla è cambiato. Il consumo giornaliero prima del provvedimento era di 12.500 metri cubi, e due giorni fa era di 11.957, a dimostrazione che l’ordinanza è stata in pratica ignorata dalla cittadinanza. Ma la situazione adesso si sta facendo davvero seria. (…)