San Marino. Dall’ ‘insulto’ di Savorelli alla manifestazione di Rete. Sylva Savoretti

San Marino. Dall’ ‘insulto’ di Savorelli alla manifestazione di Rete. Sylva Savoretti

SAN MARINO.  Le reazioni di una cittadina dopo i fatti successi ieri al Meeting di Rimini

L’intervento di Sylva Savoretti

SULLE DITA DI UNA MANO

Come si suol dire, spesso tutto si conta “sulle dita di una mano” a significare che qualcosa è così raro da poter rientrare in questo concetto. Nel gesto di Savorelli è racchiusa tutta la valenza di questo detto e lo ha fatto proprio bene , convogliandone la portata su un unico dito! Grandioso! Un vero genio dei numeri e dell’anatomia. 

Peccato che quel particolare gesto sia da sempre specchio della più bieca volgarità. È lampante quanto sia inappropriata questa modalità cafona di esprimere la propria opinione. Un rappresentante di una Istituzione statale non si deve permettere di ostentare il dito medio in un contesto ufficiale. Già il cosiddetto signor Savorelli ha fatto qualcosa fuori dal vaso quando si è definito lo sceriffo di San Marino. Adesso questa ultima sua uscita lo ha fatto cadere definitivamente.
Abbiamo una reputazione ed una immagine molto in bilico, senza che ci si metta anche lui che è un ESTRANEO: estraneo alla correttezza, all’ educazione, al senso civico e ad un minimo sindacale dì appartenenza ad una situazione che lo paga profumatamente. Come ho gia’ avuto modo di scrivere in un altro articolo, questo signore si è permesso di fare dell’ ironia sul proprio ruolo addirittura sui social. Non siamo al mercato, ma purtroppo ci troviamo alla fiera dell’ arroganza. Ma chi crede di essere??? Abbiamo bisogno di gente cosi?? E dobbiamo pagare gente così per farci insultare?? FUORI DA CASA MIA: perché San Marino è casa mia, non certo sua. Si vergogni. E non solo lui, ma anche chi ce lo ha portato .

Infine. Ho letto che nella stessa occasione qualcun altro, tale signor Confuorti che abbiamo imparato a conoscere, ha dato prova di civile convivenza spintonando giornalisti che stavano facendo il proprio lavoro. Quindi siamo arrivati alle mani! E sembra che poi lo stesso signore abbia concluso il suo intervento parlando di etica….
Anche la protesta del Movimento Rete, forse non doveva essere fatta in quel modo ed in quel contesto: finiamo sempre per lavare i panni sporchi davanti al mondo intero, e purtroppo così passiamo dalla parte del torto. Una protesta come questa va fatta nell’Aula consigliare, in maniera forte e decisa!

Insomma, anche decoro – dignità – rispetto….. ormai si contano davvero sulle dita di una mano.

Sylva Savoretti

 

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