San Marino. Super risponde a Savorelli

San Marino. Super risponde a Savorelli

SAN MARINO. Botta e risposta tra il direttore generale di Banca Centrale Lorenzo Savorelli e la redazione di Super dopo i fatti successi ieri al Meeting di Rimini. Rispondendo alle dichiarazioni del dg, che attraverso una nota ufficiale ha spiegato che si è trattato di un ‘gesto scherzoso di reazione alle attenzioni eccessive di un fotografo’, attribuendolo ad una reazione immediata, di cui si rammarica profondamente, la redazione di Super ha voluto difendere l’operato del proprio collaboratore.

Comunicato stampa
In riferimento alle dichiarazioni rilasciate nella mattinata di sabato 26 dal Direttore Generale di Banca Centrale Lorenzo Savorelli, teniamo a precisare che gli sono state scattate – nell’arco di pochi secondi – solamente 8 fotografie da una distanza di circa 3/4 metri. Tutto ciò si è verificato al momento del suo ingresso in sala, alcuni minuti dopo l’inizio della conferenza.
Da parte del nostro collaboratore Francesco de Luigi non è stato messo in atto alcun atteggiamento provocatorio né aggressivo, visto e considerato che ritrarre importanti personalità – in contesti aperti al pubblico – rientra nelle normali attività di un media.
Ovviamente, Savorelli non è stato l’unico soggetto che ieri pomeriggio è stato fotografato dai nostri operatori. De Luigi, egualmente agli altri rappresentanti della stampa, ha scattato decine di foto anche ad altri personaggi pubblici presenti in sala: politici di maggioranza e opposizione, sindacalisti, e naturalmente gli stessi relatori intervenuti al convegno.
Occorre sottolineare che nessuno di loro ha reagito, di fronte all’obiettivo di una fotocamera, come il DG di BCSM. Non ci pare che il suo comportamento possa essere ritenuto un semplice “gesto scherzoso”, ma una concreta, reale e tangibile mancanza di rispetto verso chi in quel momento stava facendo il proprio lavoro, con tanto di tesserino stampa – rilasciato dall’organizzazione del meeting di Comunione e Liberazione – in bella mostra.
SUPER non intende tollerare ulteriori illazioni e falsità nei confronti dei suoi collaboratori – o della rivista – ed è pronto a tutelarsi in tutte le sedi che verranno ritenute opportune.

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