Rimini. Uccise la fidanzata con un pugno: il killer invoca il diritto all’oblio

Rimini. Uccise la fidanzata con un pugno: il killer invoca il diritto all’oblio

Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: Uccise la fidanzata con un pugno: il killer invoca il diritto all’oblio / L’avvocato del culturista che ha assassinato la 25enne: «Cinque giorni per rimuovere ogni informazione»

RIMINI. Il 25 febbraio del 2011, a causa del pugno sferrato in volto come ha stabilito la perizia dell’accusa, il 35enne culturista romeno Cristian Vasile Lepsa uccise la propria compagna, la 25enne Elena Catalina Tanasa. Ora lui chiede di fatto di essere dimenticato beneficiando del diritto all’oblio. Per quella morte in primo grado, sentenza confermata in Appello, era stato condannato a 30 anni di reclusione con rito abbreviato per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dei futili motivi, violazione di domicilio, maltrattamenti e lesioni per precedenti aggressioni alla vittima. Una sentenza completamente rovesciata dalla Cassazione. La Suprema corte, infatti, derubricato il reato da volontario a preterintenzionale, cancellate le aggravanti dei futili motivi, accogliendo di fatto le richieste avanzate all’epoca dei primi due processi dai suoi difensori, gli avvocati Veniero Accreman e Gordana Kozlovacki Pasini, ha stabilito che la pena giusta è 17 anni di galera. (…)

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