Rimini. La Sentenza della Cassazione chiude il caso Pantani: ‘Non è stato un omicidio’

Rimini. La Sentenza della Cassazione chiude il caso Pantani: ‘Non è stato un omicidio’

Il Resto del Carlino: Pantani, la Cassazione mette la parola fine “Non è stato un omicidio” / La Suprema Corte:‘Solo congettura la tesi dell’assassinio’

RIMINI. Marco Pantani non è stato ucciso. Anzi, è “improponibile e congetturale la tesi dell’omicidio volontario compiuto da ignoti”. Lo scrive, a chiare lettere, la Cassazione nelle motivazioni della sentenza dello scorso settembre, motivazioni depositate ieri, a conferma dell’archiviazione delle indagini. I supremi giudici hanno anche aggiunto che “legittimamente il gip di Rimini (Vinicio Cantarini; ndr) nel 2016 ha archiviato le indagini sulla morte del ciclista, dichiarando che le prove disponibili rendevano “improponibile e congetturale la tesi dell’omicidio volontario”. La Cassazione, con la sentenza del 19 settembre scorso, ha dichiarato “inammissibili” i ricorsi presentati dai genitori del campione di Cesenatico, il padre Ferdinando e la madre Tonina Belletti proprio contro il decreto del gip che aveva disposto l’archiviazione per “infondatezza del loro esposto presentato il 24 luglio 2014 in cui si chiedeva la riapertura delle indagini sulla morte del figlio”. (…)

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