Rimini. Lucciole, “Mai abbordarle con la macchina. I trucchi dei clienti

Rimini. Lucciole, “Mai abbordarle con la macchina. I trucchi dei clienti

Mario Gradara Il Resto del Carlino: “Mai abbordarle con la macchina. I trucchi dei clienti delle lucciole” / Scatta domani l’ordinanza che prevede l’arresto fino a tre mesi

RIMINI Si parte. Da domani è operativa l’ordinanza antiprostituzione. Vale per un periodo limitato di tempo (fino al 30 aprile) e in zone precise del territorio comunale, quelle «a maggiore recrudescenza». Ovvero a nord: via Tolemaide, ai confini con Bellaria; a sud le vie confinanti con Riccione. Poi
tutta la Statale 16, i viali delle Regine e il lungomare, le vie Varisco e Fantoni, la zona della stazione, via Emilia Vecchia, zona Celle e via dei Mille (tra le tante altre). Chi sgarra – tra i clienti – rischia l’arresto fino a 3 mesi (o multa fino 206 euro) in base all’articolo 650 del Codice penale, «fatto salvo che la condotta non configuri più grave reato». L’ordinanza vieta «comportamenti diretti in modo
non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento». Insomma, l’adescamento ‘reciproco’. E punta l’indice sullo «sfruttamento della prostituzione, e della tratta di persone». Ingloba le sanzioni sul decoro. (…)

 

Preoccupato? «Da cosa?» Da domani il Comune di Rimini fa sul serio: arresto fino a tre mesi per i clienti delle lucciole. So che lei è un frequentatore. «Sì, è sempre stata una mia passione. Anche se sono sposato, e ho due figli ormai grandi». Complimenti. «Non ironizzi, non solo il solo». Non c’è dubbio.

Preoccupato?
«Guardi – prosegue l’uomo, sui 60 anni, commerciante – se ne parla da tanto di questa ordinanza, per non dire della multa da 10mila euro, che mi sono organizzato». Ha trovato una ‘scappatoia’, all’italiana?
«Ho preparato una strategia». Ce la spiega? «Certo, tanto è a prova di bomba, cioè di multa e denuncia». Prego. «Intanto, mai avvicinarsi a una lucciola in macchina. Gli agenti sanno dove lavorano le signorine, e le tengono d’occhio da lontano, spesso in borghese e con vetture civetta, senza insegne». Quindi? «Parcheggio la mia macchina – consideri che faccio così da quanto ci sono questi giri di vite del Comune – a una cinquantina di metri. Distanza che percorro a piedi». A cosa serve? «Così evito il rischio di una sanzione per intralcio al traffico, ma soprattutto quella per adescamento, col rischio di arresto fino a tre mesi, controlli fiscali ecc.».
Dopodiché? «Parlo con la prostituta, le chiedo quanto vuole, se ci accordiamo andiamo insieme alla mia auto, dopo averle spiegato che, se ci fermano, deve dire che andiamo a bere qualcosa da qualche parte». E se è già segnalata? «Segnalata o no, se lei non dice che le ho dato o promesso soldi, la prostituzione non si dimostra».
Poi bisogna consumare. «Ovvio. E qui bisogna stare molto attenti, per non rischiare gli atti osceni e i 10mila di multa». 
Come? (…)

 

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