SAN MARINO. Il Congresso di Stato, cioè il Governo della Repubblica di San Marino, ha dato incarico all’Avvocatura dello Stato di sporgere denuncia nei confronti del dr. Lorenzo Savorelli, ex Direttore di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, a seguito dei comportamenti assunti dopo l’allontanamento dalla carica, per inosservanza – a quanto è dato sapere – degli obblighi sottoscritti al momento dell’accettazione.
La notizia è stata diffusa nel corso di una conferenza stampa tenuta a nome dell’intero Congresso di Stato, dai Segretari di Stato, Franco Santi, Sanità, Andrea Zafferani, Economia, Guerrino Zanotti, Interni, Augusto Michelotti, Territorio, Simone Celli, Finanze, Marco Podeschi, Istruzione. Assente il Segretario di Stato Esteri e Giustizia, impegnato a Bruxelles.
Probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’intervista di Savorelli rilasciata a Federico Fubini su Il Corriere della Sera la settimana scorsa, aggravata da ulteriori elementi presenti nell’articolo apparso ieri sullo stesso giornale sotto il titolo: Il Corsera addita il Titano “La breccia di San Marino”.
Di certo però ha pesato nella decisione del Governo il comportamento tenuto da Savorelli dopo il gestaccio al Meeting di Rimini, quando risultò evidente che non avrebbe potuto rimanere alla direzione di Banca Centrale.
Atro importante chiarimento: non esiste una relazione secretata su Cassa di Risparmio messa a punto dallo stesso Savorelli ed illustrata da lui stesso nell’ultima riunione del Comitato per il Credito ed il Risparmio cui ha pertecipato. Lo ha affermato chiaramente scandendo le parole il Segretario di Stato alle Finanze, Celli, smentendo le ultime citate esternazioni di Savorelli su Il Corriere della Sera e quanto sostenuto dalle forze di opposizione in una specifica conferenza stampa la settimana scorsa e poi in Consiglio.