SAN MARINO. Il Telegrafo Livorno: L’inchiesta fu condotta nel novembre del 2014 dai comandi provinciali della Finanza e dei carabinieri di Livorno / Usura ed estorsione: dodici anni di carcere a ‘Mike’ Fedele / L’immobiliarista – ritenuto “estremamente pericoloso”, è al centro dell’inchiesta ‘Real Estate – Mike’, avviata nel novembre del 2014 dai comandi provinciali delle Fiamme Gialle e dei carabinieri di Livorno
Dodici anni di reclusione: questa la condanna arrivata ieri per l’immobiliarista Michelangelo Fedele, 73 anni, a 12 anni di reclusione per il reato di usura nell’ambito dell’inchiesta «Real Estate – Mike», avviata nel novembre del 2014 dai comandi provinciali delle Fiamme Gialle e dei carabinieri di Livorno. Michelangelo Fedele, calabrese, classe 1945, era finito sotto la lente investigativa diretta dalla Procura (procuratore capo consigliere Ettore Squillace Greco e pm Massimo Mannucci) per i reati di usura. Più volte tratto in arresto e indagato in numerosi procedimenti penali, sia in Italia che nella Repubblica di San Marino (anche per associazione a delinquere, usura, ricettazione, riciclaggio, violazione di domicilio, minaccia, lesioni personali, molestia e disturbo alle persone), era stato condannato dal Tribunale di Livorno (il 10 luglio 2015) alla pena di 4 anni per un’ipotesi di usura. (…)
A San Marino, Michelangelo Fedele, dopo varie traversie, nell’agosto scorso, fu assolto in un procedimento penale. Però il suo danaro rimase sequestrato in attesa di un procedimento civile. Disse nell’occasione: ‘Macché reati! Che ‘ndrangheta! Non so neanche cosa sia’.
Proprio dopo che a San Marino sono stati accesi i riflettori sul suo caso e sono venuti alla luce i milioni che il Fedele aveva portato sul Monte, anche in Italia le indagini su Fedele hanno avuto nuovo impulso nell’ambito dell’inchiesta denominata “Real Estate – Mike” della procura di Livorno, conclusasi questi giorni.