San Marino. “Perché non concedere ai privati la gestione di alcune farmacie?”

San Marino. “Perché non concedere ai privati la gestione di alcune farmacie?”

SAN MARINO. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato con una proposta dell’OSLA al Governo.

[c.s.] A San Marino l’esercizio dell’attività di farmacia è riservata allo Stato. Un monopolio interamente pubblico che è sempre più raro riscontrare a livello internazionale e su cui OSLA si è interrogata più volte. Nel 2004, in fase di riforma della legge sul commercio, OSLA ha chiesto fosse introdotto il settore delle parafarmacie, fosse liberalizzata la vendita di farmaci allopatici e fosse approfondito il tema della privatizzazione delle farmacie; richieste rinnovate più volte nel tempo, anche in sede di confronto con le forze politiche. Qualche risultato è stato ottenuto, quale la vendita di alcune tipologie di farmaco da banco nei supermercati sammarinesi, ma si potrebbe fare di più e meglio.

 L’argomento torna più che mai attuale in questo momento, a stagione turistica avviata. Può il Centro Storico di una meta turistica particolarmente frequentata in estate, promossa dall’Unesco fra i siti qualificati a Patrimonio dell’Umanità, rimanere privo di una farmacia nelle domeniche e nei festivi, soprattutto da maggio ad ottobre?

Perché dobbiamo annualmente rinnovare le proteste, Giunta di Castello e associazioni di categoria, affinché la farmacia di Città possa offrire il proprio servizio ai visitatori in modo confacente ad un luogo turistico?

 OSLA rinnova al Governo la proposta di confronto sui temi legati alla vendita di farmaci certi che siano maturi i tempi per valutare positivamente, se non altro, l’introduzione dell’istituto della “concessione di gestione dell’attività di farmacia” a privati. In tal caso, rimarrebbe invariato il monopolio pubblico e sarebbe garantito uno stretto controllo sui parametri di sicurezza e qualità del servizio al pubblico, a tutela della salute pubblica, ma sarebbero superati i problemi di carattere organizzativo e amministrativo che, evidentemente, il settore pubblico riscontra, a favore di un’ottimale erogazione del servizio farmaceutico anche in rispetto al principio della continuità del servizio.

 OSLA è consapevole che la dispensazione di medicinali caratterizza la peculiarità della farmacia rispetto alle altre attività commerciali, ma ritiene che normare responsabilmente la “concessione di gestione dell’attività di farmacia”, anche limitandola ai soli esercizi che richiedono particolari attenzioni per la loro ubicazione o fruibilità e individuando requisiti garantisti sia per il servizio sanitario che per i consumatori, mantenga ferma la tutela del diritto alla salute dei cittadini e l’interesse pubblico all’ottimale svolgimento di un servizio di primaria necessità.

 

 

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