San Marino. Napoleone, un amico inaspettato

San Marino. Napoleone, un amico inaspettato

Davide Pezzi. L’informazione di San Marino. San Marino. Napoleone, un amico inaspettatoDal paventato rischio di invasione all’ottenimento dello status di Stato Sovrano.

SAN MARINO. Nel 1796, ad appena 27 anni, il generale francese Napoleone Bonaparte riceve l’incarico di proteggere la rivoluzione francese sul versante italiano da una coalizione reazionaria capeggiata dall’Austria. La campagna d’Italia segna una serie di vittorie per il giovane generale, che in pochi mesi estende il suo dominio su tutta l’Italia centro-settentrionale. San Marino non è particolarmente interessata alle imprese dell’ambizioso generale, ma nel 1796, a puro scopo precauzionale, nomina una commissione per contattare il generale, nel caso ve ne fosse stato bisogno, riverirlo e pregarlo di preservare la secolare indipendenza della Repubblica. Il 4 febbra io 1796 Napoleone arriva a Rimini. Il Vescovo, Monsignor Vincenzo Ferretti, dopo aver tentato di organizzare una qualche resistenza, è scappato poco prima per trovare rigugio sul Titano. La cosa non piace a Napoleone: il giorno dopo il capo di stato maggiore, nonché suo assistente, il generale Louis Alexandre Berthier, scrive ai Capitani Reggenti una lettera dai toni imperiosi in cui si richiede l’arresto del Vescovo e il suo trasferimento immediato a Rimini con tutto quello che, presumibilmente, aveva portato con sé. In caso di risposta negativa si minaccia di inviare a San Marino 2.000 soldati con conseguenze facilmente immaginabili. (…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy