[c.s.] In riferimento alla vicenda che ha investito Banca CIS, il Consiglio per la Previdenza intende rendere noto come si è adoperato per tutelare le somme dei fondi pensione investiti nella stessa banca, chiedendo immediatamente l’indispensabile intervento del Governo e di Banca Centrale.
Precisiamo che presso Banca CIS sono allocati complessivamente circa 85 milioni di euro di risorse previdenziali, così suddivisi: 24 milioni in liquidità e 61 milioni in PCT (Pronti Contro termine), con titoli sottostanti di garanzia;senza considerare i 14 milioni di Fondiss. L’entità dell’allocazione è la conseguenza di fusioni bancarie avvenute negli ultimi 10 anni, ovvero tra Credito Industriale Sammarinese, Banca Partner e nel 2013 Euro Commercial Bank. Fusioni che hanno fatto confluire in Banca CIS tutti i fondi depositati nelle precedenti tre banche.
Va comunque rilevato che la somma iniziale era maggiore e nel tempo questo Consiglio per la Previdenza ha provveduto a ridurre l’esposizione per riequilibrare e diversificare il rischio tra i vari Istituti di Credito.
Al fine di completare e avere ben chiaro il quadro della situazione il Consiglio per la Previdenza ritiene indispensabili le seguenti precisazioni:
- fin dal 2008, momento in cui è scoppiata a crisi economica, il Consiglio per la Previdenza è stato fortemente sollecitato a mantenere le risorse dei Fondi Pensioni all’interno del sistema bancario e finanziario sammarinese, per sostenerlo e non metterlo in ulteriore difficoltà;
- ad ogni asta – modalità attraverso la quale vengono attuatigli investimenti delle risorse dei Fondi Pensione –il Consiglio richiede a tutti gli Istituti Bancari una serie di dati, dai quali è possibile desumere lo stato di salute di ciascuno di essi, per poi procedere all’allocazione.Per quanto riguarda Banca CIS, i dati da essa forniti in occasione dell’ultima asta erano ottimi, in particolare il coefficiente di solvibilità era superiore di oltre il 50% rispetto al limite previsto dalla legge. Tali dati venivano poi trasmessi a Banca Centrale per essere verificati ed essa in questi anni non ha mai rilevato incongruenze.
Nel momento stesso in cui sono iniziate a circolare voci e notizie circa provvedimenti giudiziari adottati dalla Magistratura sammarinese nei confronti dei vertici di Banca CIS, ovvero da mercoledì 16 gennaio 2019, il Consiglio per la Previdenza si è subito adoperatoper mettere in sicurezza i 24 milioni allocati in liquidità, inviando seduta stante una lettera a Banca CIS- e per conoscenza in copia al Segretario di Stato alle Finanze, all’intero Congresso di Stato e a Banca Centrale -per avere le massime assicurazioni anche nell’interesse dell’intero sistema San Marino.
Lo stesso Consiglio, nei successivi e concitati giorni in cui è prima stata disposta l’amministrazione straordinaria e di lì a breve il blocco dei pagamenti, è stato riunito in seduta permanentee ha chiesto ripetutamente al Governo che insieme a Banca Centrale fornisse garanzie concrete e sostanziali circa la messa in sicurezza delle somme dei fondi pensionistici gestite da Banca CIS.
Venerdì 25 gennaio il Governo ha emanato un Decreto Leggeche non soddisfa a pieno le richieste di tutela avanzate in termini di garanzie reali.
Questo Consiglio per la Previdenza ha quindichiesto:
– notizia e dettagli circa l’eventuale uscita dalla banca diimportanti somme che hanno determinato il blocco dei pagamenti,mentrealla sua richiestadel 16 gennaio di ritiro dei 24 milioni di euro non è stato dato seguito;
– come sia stato possibile che in soli 3 mesi Banca Cis sia finita in crisi di liquidità quando gli ultimi indicatori forniti dalla stessa banca ne accertavano una situazione di formale solidità;
– quanta liquidità è uscita dal 1/12/2018 al 22/1/2019, inizio del blocco dei pagamenti, con particolare attenzione al periodo successivo alla richiesta di messa in sicurezza dei Fondi Pensione inoltrata il 16 gennaio;
– verifica della disponibilità dei titoli sottostanti ai 61 milioni di euro investiti in PCT.
Il Consiglio per la Previdenza è in attesa di ricevere tempestivamente le indispensabili risposte ed informazioni da parte delle istituzioni preposte per assumere le conseguenti deliberazioni.