Daniele Bartolucci: Nonostante il dimezzamento del fattore di ricarico, il costo finale risulta più alto di prima / Stangata per le aziende: aumentano le tariffe del gas / Ancora nessuna liberalizzazione come in Europa, ma rincari per rifornirsi dall’AASS
Aumentano le tariffe del gas per le aziende sammarinesi, che a partire dal 1 febbraio dovranno tenere conto della nuova struttura deliberata dall’Autorità di regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia. A fronte dell’aumento dei costi di approvvigionamento e distribuzione del gas sostenuti dall’Azienda Autonoma dei Servizi, che passa da 0,2479 €/m3 a 0,28001€/m3, sono state definite le nuove tariffe valide dal 1 febbraio 2019 al 31 dicembre 2019. Gli scaglioni dei consumi mensili sono rimasti gli stessi dell’anno precedente, mentre l’importo delle tariffe è aumentato, nonostante sia stato ridotto il fattore di ricarico percentuale, che nel 2018 -relativamente ai diversi scaglioni- erano pari a 20%, 15% e 10% mentre per il 2019 sono stati dimezzati. (…)
Nessun passo avanti verso la liberalizzazione L’aumento del gas riapre un tema molto caro alle aziende manifatturiere e non solo, ben rappresentate dalle istanze di ANIS che da anni cerca di superare il regime di monopolio di AASS sugli energetici, come invece è accaduto ormai in tutta Europa. Ma non a San Marino, dove lo Stato impone ancora oggi l’obbligo alle aziende di rifornirsi unicamente e direttamente al solo soggetto AASS, con la conseguenza di pagare di più per un bene fondamentale come il gas: costi maggiori che dovranno poi essere ripianati sul ciclo produttivo, togliendo punti alla competitività. A maggior ragione se si pensa che nel contesto europeo il mercato è stato completamente liberalizzato. (…)
Articolo tratto da Fixing da ieri in edicola