San Marino. Tagli agli stipendi, formazione e meritocrazia: si riunisce il Direttivo Fpi Usl

San Marino. Tagli agli stipendi, formazione e meritocrazia: si riunisce il Direttivo Fpi Usl

L’Unione Sammarinese dei Lavoratori ci informa che Mercoledì 20 febbraio si è riunito il Direttivo FPI USL per un preliminare confronto sul rinnovo contrattuale del Settore Pubblico Allargato.

In un comunicato inviato agli organi di stampa, la Usl spiega che “Numerosi sono stati i temi all’ordine del giorno e gli interventi: il focus è stato dedicato alla lotta agli sprechi ed inefficienze, al tema degli appalti, esternalizzazioni e consulenze nonché al tema della riorganizzazione di alcuni servizi.

Quello che è emerso dal dibattito è la forte contrarietà agli interventi di riduzione degli stipendi visto ancora il grande margine di efficientamento che la P.A. sarà sicuramente in grado di mettere in campo.

E’ doveroso agire per incrementare le entrate dello stato attraverso veri progetti di sviluppo e al contempo agire sulle voci di spesa non necessarie e sulle sacche di spreco ancora presenti: tramite questi interventi si va’ ad annullare la spesa improduttiva recuperando risorse da reinvestire in attività strategiche”. Ha ribadito il Segretario di Federazione Giorgia Giacomini”.

 Il Direttivo FPI rimane pertanto in attesa dei dati analitici, già richiesti da USL nel corso degli incontri con la delegazione di Governo, sul valore e sull’entità di tutte le consulenze, gli appalti, le esternalizzazioni e i centri di costo. Solo con tali dati sarà possibile fare osservazioni ed eventuali proposte.

La discussione ha riguardato alcuni primi contenuti della piattaforma contrattuale che USL sta elaborando che conterrà proposte relative ad un nuovo modello di relazioni sindacali che metta al centro delle scelte il lavoratore, la definizione di contratti di comparto/area ma anche formazione, crescita e valorizzazione del “merito” con un sistema di elementi premianti per i lavoratori.

Ampio spazio infine sarà dedicato all’ampliamento dei diritti normativi e alla revisione di alcuni aspetti retributivi, all’introduzione di nuovi strumenti a sostegno della genitorialità, alla miglior conciliazione dei tempi di vita e lavoro nonché all’introduzione di regole certe e definitive per eliminare il precariato”.

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